Giacomo Monti è un autore che in pochi anni è riuscito ad imporsi nel panorama contemporaneo con un immaginario narrativo preciso e un segno chirurgico nella sua descrittività. Dal 2004 ha pubblicato disegni e fumetti principalmente su “Canicola” e su altre riviste come “Hamelin”, “Lo straniero”, “Glömp” (Finlandia), “Strapazin” (Svizzera), “Graffiti” (Brasile) e alcune cartoline a fumetti sul settimanale “Internazionale”.
La sua cifra stilistica è il racconto breve. Le sue storie si dipanano in poche pagine, dieci, sei, anche due tavole se sono sufficienti per coinvolgere il lettore. Le vicende che narra sono di persone comuni, ragazzi di provincia, baristi, camerieri, contadini, prostitute, ripresi in un frammento “qualsiasi” della loro esistenza che riesce impietosamente a mostrarci con vivida chiarezza la loro miseria di uomini e donne qualsiasi. Monti mira all’essenzialità, bandisce le dilatazioni inutili e come i grandi maestri della scrittura breve distilla solo ciò che è necessario per descrivere un ambiente, una persona, un personaggio. Nelle storie più recenti il fantastico invade il quotidiano, e magari sono proprio i toni della sua normalità che ci spaventano fino a [continua su Bilbolbul]
giovedì 31 dicembre 2009
Bilbolbul 2010: Giacomo Monti
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