domenica 27 giugno 2010

CineManara. Il rapporto di Milo Manara con il cinema di Federico Fellini


















Dal sito di Napoli Comicon: 
CineManara è un viaggio nell'universo della settima arte del più noto illustratore e artista del fumetto italiano, Milo Manara, attraverso il suo rapporto privilegiato con l’amico Federico Fellini. La mostra inaugura alla presenza di Milo Manara mercoledì 14 luglio alle 19 nella Sala Viani della Mole Vanvitelliana di Ancona ed è visitabile gratuitamente fino al 15 agosto.
L’esposizione di circa 50 tavole originali centra lo sguardo sul rapporto di Manara con il cinema felliniano. Il percorso espositivo, curato da Napoli COMICON, inaugura alla presenza dell'autore nella Mole Vanvitelliana di Ancona, ed è visitabile dal 14 luglio al 15 agosto.

La mostra si sofferma su "Il viaggio di G. Mastorna detto Fernet", uno dei capolavori firmati da Manara e Fellini. Come "Viaggio a Tulum" del 1987, anche "Il viaggio di G. Mastorna detto Fernet" era in origine un soggetto cinematografico (per Vincenzo Mollica "il film non realizzato più famoso del mondo"). La storia è comparsa per la prima volta nel 1992 sulla rivista "Il Grifo" e avrebbe dovuto svilupparsi fumettisticamente in tre puntate, ma si concluse, con successo e per scaramanzia, alla prima.
INFO
Orari - martedì-sabato 17:00-23:00
domenica 10:00-13:00 + 17:00-23:00
lunedì chiuso
URP Comune di Ancona
tel: 0712224343
numero verde: 800653413
urp@comune.ancona.it

sabato 26 giugno 2010

Ritratti di Mostruosità d'altri Tempi

Ritratti di Mostruosità d'altri Tempi

Esposizione delle opere di Emanuele Arnaldi, Matteo Bassini, Tark, La Came, Francesco Frongia, Silvano Mezzatesta, Ausonia e Clarissa Capitoni.

Mama’s Bakery
Via della Chiesa, 34/r - 50125 Firenze
Tel. 055.219214 - info@mamasbakery.it
Lun-Ven / Mon-Fri: 8 - 17 / 8am - 5pm
Sab / Sat: 9 - 15 / 9am - 3pm - Dom chiuso / Sun closed

venerdì 25 giugno 2010

Exteriors



Todo Magazine festeggia il primo anno di vita con Exteriors, mostra di 10 giovani artisti al Centro espositivo SMS di Pisa. Tutti i protagonisti dell’evento espositivo sono stati "adottati" da Todo, esponendo le loro opere all'interno della “Day by Day Gallery” rubrica del magazine collegata all’agenda degli eventi, diventata la guida di riferimento per la cultura e l’intrattenimento in città.

Autori: Anonymous Art, Marco Cazzato, Carlo Galli, Alessandro Monaco, Massimo Pasca, Rudy Pessina, Tuono Pettinato, Andrea Pioli, Ilenia Rosati, Tommaso Santucci

Exteriors
Centro espositivo museale SMS - San Michele Degli Scalzi
Viale Delle Piagge
Pisa
Dal 25 giugno all'undici luglio 2010
Orario: Martedì - Giovedi: 17 - 20 Venerdì - Domenica: 17 - 22
Vernissage: 25 giugno 2010. ore 19.30

Sergio Toppi. Il segno della Storia a Trento

Dal sito della Fondazione Museo Storico del Trentino:
SERGIO TOPPI. IL SEGNO DELLA STORIA
a cura di Hamelin Associazione Culturale
Piedicastello (TN) - Galleria bianca
25 giugno - 12 settembre 2010
martedì - domenica, ore 9.00-18.00
Ingresso libero
Inaugurazione venerdì 25 giugno 2010 ore 18.00
La mostra Sergio Toppi. Il segno della Storia a cura di Hamelin associazione culturale mira a far emergere e conoscere alcuni nuclei fondamentali della poetica dell’artista, come disegnatore e come autore completo.
Il titolo, nella sua sintesi, vuole alludere ad una pluralità di significati. Prima di tutto a quello più specifico, ovvero al segno vero e proprio di Toppi, secco e tendente alla torsione espressionista, pronto a infittirsi in una rete di centinaia di tratteggi di china sempre diversi che costruiscono volti, figure e paesaggi. Ma segno allude anche alla rivoluzione stilistica complessiva dell’autore, quella che lo rende riconoscibile e ammirato da lettori e disegnatori di tutto il mondo, e che è giocata su una grande sapienza compositiva che rompe la tradizionale scansione in vignette.
La Storia è invece l’oggetto primario della sua opera, a partire dai racconti usciti sul «Corriere dei Piccoli» con la firma di Mino Milani, sul «Messaggero dei Ragazzi», nei tre volumi di “Un uomo, un’avventura” editi dalla Cepim di Sergio Bonelli, fino a tutte le opere da autore completo che sono state via via pubblicate fino ad oggi.
La Storia, l’Avventura e il Fantastico creano spesso un’unità inscindibile per mettere in scena vicende ed esistenze di uomini alle prese con forze più grandi di loro, costretti alla condizione di esuli, perdenti, vittime del procedere ineluttabile del tempo. Storia infine è anche narrazione, e Toppi è grande inventore di trame e ottimo scrittore, oltre che eccellente disegnatore: maestro del racconto breve, capace di invenzioni che in poche pagine fanno emergere tutta l’inesplicabilità del reale.

L’esposizione è divisa in due grandi filoni tematici che guideranno i visitatori nel percorso: il tema del conflitto e il rapporto tra Storia e Fantastico.
La visione della realtà di Toppi si basa spesso sulla presenza del conflitto come condizione che sembra esprimere la natura stessa dell’uomo: la mostra, oltre a focalizzarsi sulla messa in scena di guerre e scontri tra culture diverse, affronta anche contrasti primordiali come quello dell'uomo con la natura e con la divinità, evidenziando in entrambi i casi una pericolosa perdita del senso del sacro e la sconfitta finale dell'uomo che non riconosce la superiorità di certe forze.
Il filone che si concentra sul rapporto tra Storia e fantastico mostra come l'opera di Toppi faccia convivere personaggi immaginari con personaggi storici, e metta in discussione la linearità storica con ipotesi che ne cambiano il corso. Attraverso la costruzione di un’atmosfera antica, quasi ancestrale, attraverso la rappresentazione di oggetti, abbigliamenti, armi, corpi stessi che si fanno reperti, emerge come secondo Toppi la Storia sovrasti l’uomo, sovrasti le teste dei singoli fino quasi a schiacciarli.

La mostra presenterà al pubblico circa duecento opere, tra fumetti e illustrazioni, tratte dalla vastissima produzione dell’autore che conta ormai più di quaranta anni di lavoro: dalle importanti collaborazioni con Sergio Bonelli per la serie “Un uomo, un’avventura”, alle rivoluzionarie storie comparse via via su “Linus”, “Alter Alter”, “Corto Maltese”, “Il Giornalino”, “L’Eternauta”, “Comic Art”, ai lavori più recenti.
La mostra è accompagnata dalla pubblicazione Sergio Toppi. Il segno della Storia libro/catalogo curato da Hamelin e pubblicato da Black Velvet editrice.

Sergio Toppi (nato a Milano nel 1932), ha influenzato il lavoro di molti disegnatori di tutto il mondo tra cui gli statunitensi Bill Sienkiewicz, Frank Miller, Walter Simonson e Howard Chaykin. Toppi non si è mai soffermato a lungo su un solo personaggio (eccezion fatta per le avventure de Il Collezionista, oscuro e determinato personaggio, sempre in giro per il globo alla ricerca di manufatti rari e preziosi, e di Sharaz-De, figura femminile ispirata a Le mille e una notte), preferendo variare di volta in volta protagonisti, ambientazioni e atmosfere, tutto nel solco di alcuni temi cari all'autore. Fondamentale per il suo lavoro l’incontro con padre Giovanni Colasanti, direttore del “Messaggero dei ragazzi”, che concede per la prima volta a Toppi una libertà espressiva assoluta sulle pagine del settimanale; a partire da questo periodo (metà degli anni ’70), nelle tavole dell'autore il bianco smette di essere “vuoto” o “assenza”, per assumere sempre più valenza di segno, tanto quanto il nero. L'angustia della gabbia che racchiude le vignette si spezza definitivamente: le figure possono improvvisamente giganteggiare ed occupare l'intera tavola, scompare la cornice tradizionale e la tavola stessa diventa cornice.

giovedì 24 giugno 2010

Tre colori. Narrare il Medio Oriente

Da Facebook:
TRE COLORI
Narrare il Medio Oriente
Mostra e conferenza

Inaugurazione mostra lunedì 28 giugno 20,30
Conferenza dialogo alle 21
Associazione Mirada via Mazzini 83 - Ravenna


Lunedì 28 giugno alle 20,30 verrà inaugurata presso la sede di Mirada la mostra sulla trilogia teatrale curata da Ponte Radio a Jenin (Palestina), Berlino (Germania), Alfonsine (Italia) e Tiro (Libano) con le immagini realizzate durante il progetto da Virginia Paradinas, Roberto Beretta e Roberta Virgilio, i manifesti Nero, Rosso e Bianco di Valentina Del Bianco, la mappa del Mediterraneo di Riccardo Clementi, le tavole originali di Samir Harb, disegnatore palestinese già ospite di Komikazen.

Attraverso gli scatti dei tre fotografi sarà possibile ripercorrere visivamente le tappe di questa avventura umana ed artistica che vedrà il debutto in prima internazionale a Ravenna il 4 luglio in piazza S. Francesco della Trilogia quasi dantesca Nero Rosso Bianco con tutti i giovani attori (dai 9 ai 15 anni, palestinesi, libanesi, turco tedeschi, italiani) coinvolti nel progetto. Il progetto non solo ha permesso di sperimentare una modalità di lavoro innovativa che parte dall’andare al luogo ed ascoltare, ma ha anche ricevuto importanti riconoscimenti, tra cui la menzione della critica alla Biennale di Venezia 2009 per Nero come migliore spettacolo italiano per «la semplicità dei mezzi utilizzati rispetto all’efficacia della resa scenica; l’attinenza all’attualità; la dimensione etica e politica; il valore laboratoriale, progettuale e di scambio culturale implicati nello spettacolo».

La trilogia di spettacoli raccoglie, intorno al progetto Ponte Radio Colori nel Mediterraneo, due paesi del Medio Oriente e due paesi dell’Occidente per costruire un dialogo nei territori dove convivono differenti realtà e una comunicazione diretta tra culture che oggi hanno come punto in comune quello di essere totalmente sconosciute le une alle altre.
La Palestina e il Libano così come Berlino o una piccola città come Alfonsine, sono spazi che diventano soggetti vivi nell'immaginazione delle persone. La mancanza di una reale comunicazione trasversale genera nelle persone immaginari sfalsati e porta ad una chiusura progressiva sempre più conflittuale verso ciò che non si conosce e riconosce. “Creare esperienze che portano in prima persona a confrontarsi con ciò che non si vede e non si conosce significa aprire le porte all'incontro reale tra le persone e donare uno spazio dove altre esperienze possano incrociarsi.
Attraverso la realizzazione di questi spettacoli i bambini si sono aperti al mondo, e così è successo anche al loro ambiente circostante. A partire dai genitori, dagli insegnanti, dai rappresentanti istituzionali e da parte della società civile, lo scopo è decostruire le molteplici forme di pregiudizio che nascono tra gli individui e costruire uno spazio comune dove le soggettività possano incontrarsi e avere così un effetto reale sulla società”.


L’occasione della mostra, che rimarrà visitabile fino al 7 luglio, diviene un momento prezioso di confronto e discussione sul tema dell’attivismo artistico, sulla costruzione di un immaginario diverso legato all’incontro con l’altro e sulla nostra rappresentazione/narrazione del Medio Oriente. Alle 21 interverranno Clément Delage, curatore artistico e giovane ricercatore francese, Alessandro Taddei autore della Trilogia quasi dantesca, Enrico Caravita per Ponte Radio, Samir Harb, disegnatore e architetto palestinese che ha collaborato con il progetto, Elettra Stamboulis, Assessore del Comune di Ravenna.


Inaugurazione mostra lunedì 28 giugno ore 20,30
La mostra rimarrà aperta fino al 7 luglio dalle 17 alle 19,30. Per altri orari su appuntamento.

Per info:

Associazione Mirada
Via Mazzini 83 Ravenna
Tel +39 0544 217359
info@mirada.it
http://www.mirada.it/

http://www.ponteradio.org/

venerdì 18 giugno 2010

Da dove vengono le idee?

XYZ
spazio espositivo multidisciplinare per le arti applicate
in collaborazione con
Fumetti in TV
presenta

Da dove vengono le idee?
Mostra di Massimo Giacon

18 - 26 giugno 2010
Inaugurazione venerdì 18 giugno ore 18.30
via Inferiore, 31 - Treviso


comunicato stampa

Spazio XYZ e Fumetti in TV sono lieti di presentare la personale di Massimo Giacon a Treviso, che inaugurerà, alla presenza dell’autore, venerdì 18 giugno 2010. Illustratore, designer, grafico, musicista: Massimo Giacon è un creativo che da oltre 25 anni opera in vari media, dal fumetto al design, fino all’illustrazione digitale, l’arte contemporanea e la musica.
Così l’autore descrive la selezione delle opere messe in mostra all’interno dello spazio multidisciplinare in via Inferiore 31 a Treviso:
«Da dove vengono le idee? Sarà una domanda banale, ma questa è una delle domande più frequenti che mi viene fatta durante le mie conferenze. Il che non è particolarmente
originale, visto che credo sia una domanda rivolta alla totalità dei creativi quando non si ha molto da dire, o quando la platea è sottoposta alla torturante richiesta “Ci sono domande?”. In questa piccola mostra c’è una selezione di idee: schizzi, disegni completi, tavole finite, fumetti da inchiostrare, oggetti realizzati e da realizzare, i primi abbozzi che hanno portato alla loro realizzazione, piccole serie di opere che non sono ancora diventate delle mostre personali, disegni fatti al bar, al mare, in treno, in condizioni precarie o sotto la pressione della consegna imminente. Questo naturalmente elude la domanda, ma potrebbe essere un buon inizio.
Anche se la risposta potrebbe essere che a volte i disegni nascono prima delle idee, automaticamente. Le mani vanno per conto loro».
Coerentemente con una generale riflessione sul mondo degli artefatti incentrata su processi e metodi, che ha caratterizzato la sua programmazione fin dall’inizio, XYZ apre questa volta una finestra nel mondo vario e variopinto delle creazioni di Massimo Giacon, offrendone una visione esclusiva e svelandone un lato inedito.
Fumetti in Tv anticipa, con la presenza di Massimo Giacon, il denso programma di incursioni nel mondo degli autori di fumetti contemporanei, che avrà il suo culmine nei giorni 24, 25 e 26 settembre 2010, con la quinta edizione del Treviso Comic Book Festival.


A cura di
Nicola Ferrarese, Alberto Polita e Simona Casarotto

Orari di apertura
Da martedì a sabato dalle 17.00 alle 20.00
Per visite in altri orari si raccomanda la prenotazione

hello@spazioxyz.org
Tel: +39 0422 1780383

Scarica qui il comunicato stampa completo

La mostra “Da dove vengono le idee?” è realizzata in collaborazione con
www.fumettintv.com

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XY
Z
VIA INFERIORE, 31
31100 TREVISO
ITALIA
HELLO@SPAZIOXYZ.ORG
PRESS@SPAZIOXYZ.ORG
WWW.SPAZIOXYZ.ORG
+39 0422 1780383

lunedì 14 giugno 2010

Bloomsday 2010 - Quattro artisti in viaggio con Ulisse

BLOOMSDAY 2010
quattro artisti in viaggio con Ulisse

TRIESTE  -  16 giugno 2010, ore 17:30
Inaugurazione itinerante con partenza presso
Urban Hotel Design, Androna chiusa, 4 - Trieste


       
COMUNICATO STAMPA

Il 16 giugno – Bloomsday, appunto – è la data-simbolo in cui in tutto il mondo gli studiosi e gli appassionati lettori di Joyce celebrano il genio dello scrittore irlandese, perché è il giorno in cui è ambientata l’azione del romanzo Ulisse e, pertanto, tutta la peripezia del suo eroe, Leopold Bloom, attraverso le strade della sua Dublino.
Per festeggiare la ricorrenza l’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste, Direzione Area Cultura, Servizio Bibliotecario Urbano, e l’Università di Trieste, partner nella gestione del Museo Joyce Museum, insieme con l’Associazione Culturale DayDreaming Project, presentano BLOOMSDAY 2010 – Quattro artisti in viaggio con Ulisse. Un'opportunità per avvicinare la figura di James Joyce attraverso l'interpretazione di quattro artisti contemporanei, in un percorso tra stili e tecniche  diverse, in una varietà di angolazioni e una pluralità di letture che suggeriscono un richiamo all'opera joyciana come “banchetto di linguaggi”.
La manifestazione prevede l’allestimento di 5 esposizioni (una per ciascun artista più una mostra collettiva) in cinque sedi collocate strategicamente al centro della città vecchia tanto amata e frequentata dallo scrittore durante il suo soggiorno triestino fra il 1904 e il 1919. In tali luoghi così diversi fra loro (due gallerie, un ristorante, un hotel e un museo) esporranno i loro lavori figurativi, prodotti espressamente per Bloomsday 2010 e ispirati all’Ulisse o alla figura del suo creatore, quattro straordinari pittori, disegnatori e illustratori: Luigi Tolotti, triestino, artista della fotoincisione, amante dell’elaborazione digitale delle immagini e della fotografia stenopeica, esporrà le sue coloratissime reinterpretazioni dell’universo joyciano alla sede dell’Urban Hotel Design in Androna chiusa n. 4; il milanese Aka B, pseudonimo del pittore e fumettista Gabriele di Benedetto, esporrà al ristorante Arcoriccardo di via del Trionfo 1 i suoi intensi ritratti di James Joyce; troveranno posto a pochi metri di distanza, all’Atelier Carpe Artem di via del Trionfo 3, le sognanti tavole dell’illustratore e pittore siciliano Guglielmo Manenti che prosegue nella sua illustrazione di passi dell’Ulisse calandoli nelle suggestive atmosfere di Trieste; il «pittore inediale» Ugo Pierri esporrà invece i suoi ironici, espressionisti ritratti joyciani presso la sede del Museo Joyce Museum di via Madonna del Mare 13; l’esposizione collettiva comprendente lavori di tutti e quattro gli artisti citati infine troverà sede presso la Galleria MetroKubo di via dei Capitelli, a pochi metri da piazzetta Barbacan e quindi, a sua volta, a brevissima distanza dalle altre sedi espositive. Gli orari di apertura sono legati alle attività dei diversi spazi e sono indicate nel materiale informativo. Tutte le esposizioni sono a ingresso libero.
L’apertura al pubblico delle esposizioni avverrà tramite una inaugurazione itinerante intitolata Ulisse in città vecchia che ripropone il tema della ricerca e dell'esilio come struttura dell'evento. Grazie agli attori Andrea Alverà, Sergio Pancaldi e Christiana Viola e ai musicisti Antonio Kozina e Marco Steffè, le pagine del capolavoro di Joyce rivivranno nei luoghi di quella Trieste popolare che lo scrittore amava frequentare: fra gli ammiccanti angoli di Cavana nei cui pressi sorgeva la celebre, minuscola casa di tolleranza chiamata “il metro cubo” (il cui nome è rievocato dalla galleria di via Capitelli) e l’osteria al Trionfo, proprio nei pressi dell’Arco di Riccardo e dell’omonimo ristorante, dove Joyce si recava a degustare il suo vino preferito, l’Opollo di Lissa.
L’evento inaugurale, con partenza il 16 giugno alle ore 17.30 presso l’Urban Hotel Design di Androna Chiusa n. 4 è realizzato con la collaborazione di Casa della Musica / Scuola di Musica 55, la video-presentazione di Fausto Vilevich, i rinfreschi gentilmente offerti da Urban Hotel Design, ristorante Arcoriccardo e cantina La Tordera di Valdobbiadene.


Il direttore dell’Area Cultura
Adriano Dugulin



per informazioni:

Museo Joyce Museum
tel. 040 3593606-607; fax 040 3593625
 HYPERLINK "http://www.museojoycetrieste.it" www.museojoycetrieste.it 
 HYPERLINK "mailto:museojoyce@comune.trieste.it" museojoyce@comune.trieste.it

Associazione DD-Project
tel. 3337245244
 HYPERLINK "http://www.daydreamingproject.com" www.daydreamingproject.com
 HYPERLINK "mailto:staff@ddmagazine.it" staff@ddmagazine.it

venerdì 11 giugno 2010

Metropoli's


METROPOLI’S
COLLETTIVA ARTISTI CONTEMPORANEI
SPAZIO CONCEPT - MILANO 9 – 22 GIUGNO 2010

L’impossibilità di declinare il paesaggio urbano al singolare, frantumato in una disseminazione di significati che ne rinnovano continuamente il valore semantico, trova riflesso nella pluralità d’espressione di ogni singolo individuo.
L’arte, facendosi carico di tale mutevolezza, mostra come ancor più importante del soggetto rappresentato sia la modalità di rappresentazione, lo sguardo dell’artista, la sua sensibilità, così da essere il tramite per la comprensione della realtà.

La mostra curata da Giuseppe Iavicoli dal titolo Metropoli’s esprime pienamente l’interpretazione soggettiva di una realtà oggettiva; un microscopio personale della macroscopica dimensione urbana. Metropoli’s si configura dunque come un incubatore di un percorso collettivo teso a mostrare la metropoli, leitmotiv della mostra, attraverso la visione di ventidue artisti.

Contenuto e contenitore dell’esposizione sono entrambi reinterpretazioni dello spazio; Spazio Concept (Via Forcella, 7) è infatti un ex falegnameria riconvertita e ripensata al fine di ospitare diverse tipologie di mise-en-scène. Metropoli’s inizia la propria riflessione metropolitana con il vernissage di mercoledì 9 giugno alla presenza degli artisti e si protrae sino al 22. Il party di venerdì 18 è un momento di entertainment e dj set.

Le ventidue interpretazioni metropolitane si manifestano attraverso differenti ma altrettanto affascinanti linguaggi contemporanei; l’astrattismo tecnologico di Nino Mustica in cui il colore è il fulcro attorno al quale si sviluppano pittura, scultura ed architettura; la straordinaria pittura di Dario Panzeri; le spiazzanti figure fumettistiche proposte da Akab in cui aleggia un onnipresente cannibalismo; le affascinanti graphic novel di Alberto Ponticelli; le anonime “Geometrie Urbane” di Davide Oddenino in un continuum tra realtà ed astrazione; l'intimità di una finestra aperta, pensata da Danica Ondrejovic, per dimenticare l'alienazione metropolitana; le colorazioni brunite della Milano del pm10, simbolo della pittura neopop di Gabriele Buratti; le raffigurazioni diabolico-ironiche di Mr. Wany come rappresentazione della frenesia e dell'isolamento contemporanei; la selvaggia civilizzazione urbana di mondi iperaffollati e sospesi pensata da Emanuele Alfieri “Impo”; le particolarissime sculture di Emilano Rubinacci; la rigorosa geometria delle linee adesive di Nocurves; la rielaborazione materica di un insieme di oggetti “usati” messa in opera da Alberto Garuffio; l'eclettica visione di Luciano Melis dello spazio metropolitano contrapposto alla magnificenza della natura; le illustrazioni grafico-fumettistiche attraverso le più svariate forme di street art di Control Zeta; le raffigurazioni in bilico tra realtà ed allucinazione proposte da Fucktory Art-Gallery; le nevrosi umane interpretate da Nemos mediante il fumetto; la grandezza architettonica deforme della città contemporanea pensata da Tom Porta; i colori cangianti delle rappresentazioni/cartoon di El Gato Chimney; l'instabilità strutturale delle interpretazioni umane e paesaggistiche di Nicola Padovani; le eccezionali espressioni pittoriche di Termine Growth; l'abile riutilizzo materico grazie al quale Zeliko crea esemplari di insetto e fossile; last but not least Cartellomania, declinazione di uno dei molti linguaggi contemporanei che ricoprono la metropoli.

Il carattere volubile ed imprendibile della metropoli contemporanea, può essere avvicinato solamente attraverso la scoperta di una pluralità di linguaggi differenti, condensati in un unico luogo. Metropoli's rappresenta in questo senso la possibilità di sperimentare tale esperienza.

lunedì 7 giugno 2010

Nervi a fior di pelle

Maicol & Mirco
Nervi a fior di pelle

T E K N E' arte contemporanea
Via Isca del Pioppo 144
85100 Potenza [ITALY]
tel. e fax +39 0971.52662
info@galleriatekne.it
Inaugurazione: 8 giugno 2010 ore 19.00
Durata: Dal 8.6.2010 al 30.6.2010


Dal sito di T E K N E' arte contemporanea:
Maicol & Mirco - Michele Rocchetti, San Benedetto del Tronto, 1978, Mirko Petrelli, San Benedetto del Tronto, 1977. Mirco scrive storie paradossali e spietate, buffe ed agghiaccianti, Maicol produce un'impressionante quantità di "pupazzoidi" dalla testa tonda, teneri e ferocissimi allo stesso tempo. Non disdegnano le performances, creando allestimenti ispirati al proprio immaginario.
Davanti alle loro opere si inizia un viaggio dentro l'uomo.
Alle pareti tele con goffi personaggi, nei quali spesso si legge l'uomo contemporaneo che si uccide ogni giorno di più, a causa della sua stessa natura, non sempre docile. Essi creano personaggi disumani, tratteggiati con uno spesso segno nero, su tela, pur mantenendo tutta la forza del disegno tracciato su carta tipico del fumetto. Un genere, d'altronde, nel quale i due artisti sono autori affermati. Anche i personaggi che spuntano da macchie di colore dei loro quadri, sono figure essenziali, senza eccessi.
E che dire dei disegni! Anche i semplici tratti di matita, gli schizzi su una pagina bianca emanano forza coinvolgente che porta a riflettere sul linguaggio delle immagini di massa e fa percepire la diversità dei ritratti che campeggiano in essi.

Amicomix: Fumetti senza confini

Amicomix: Fumetti senza confini

Ingresso gratuito

L'associazione culturale SLOWCOMIX, in collaborazione con la Sezione Ragazzi e Bambini della Biblioteca Lazzerini, presenta la prima edizione della mostra a fumetti "Amicomix: Fumetti senza confini" costituita da elaborati prodotti dagli studenti delle classi prime delle scuole medie del Comune di Prato "Pier Cironi" e "Leonetto Tintori".
L'esposizione conclude un Progetto costituito anche da un concorso e da un workshop finale: un laboratorio sul linguaggio del fumetto che sarà realizzato per i soli vincitori del concorso negli spazi della Sezione Ragazzi, a cura della giovane autrice Marta Cerizzi.
L'iniziativa è promossa dall'Assessorato alla Cultura e dall'Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Prato.

Le storie a fumetti, scritte e disegnate dai ragazzi che hanno partecipato al concorso ispirandosi al tema dell'intercultura e dell'amicizia, saranno esposte lungo la Galleria della biblioteca, al pian terreno.


Istituto culturale e di documentazione Lazzerini
Indirizzo Via Puccetti, 3 Prato 59100 (PO)
Telefono 0574 1837800
Fax 0574 1837444
Home Page http://www.bibliotecalazzerini.prato.it/
Email lazzerini@comune.prato.it


da martedì 1 giugno 2010 a domenica 27 giugno 2010
Orario feriale
lunedì ore 14.00-20.30; martedì, mercoledì, venerdì e sabato ore 9.00- 20.30; giovedì ore 9.00-23.00

Orario festivo
domenica ore 9.00-13.00

Prima che bruci Milano



COMUNICATO STAMPA
Ravenna, 24 maggio 2010

G.I.U.D.A. “Prima che bruci Milano”
Geographical Institute of Unconventional Drawing Arts
Dall’8 giugno al 16 giugno 2010
inaugurazione martedì 8 giugno ore 18.30

LIMITED no art gallery
Via Porpora n.148 Milano
http://limitednoartgallery.com

Giuda (acronimo di Geographical Institute of Unconventional Drawing Arts) è una rivista che si nutre ugualmente di nostalgia, cartografia e immagini disegnate. La mappa non è il territorio: e il disegno non è il rappresentato. Come si incrociano il disegno e la rappresentazione geografica? Giuda indaga il tradimento delle immagini, l’ambiguo rapporto tra segno e percezione. Nel primo numero, che anche visivamente ricorda la produzione delle riviste d’avanguardia europee di primo novecento, tutto è disegnato, dal sommario alle finte pubblicità. Ogni storia è presentata dalla cartina del luogo in cui essa si colloca. I Paesi sono fumetti ancora tutti da raccontare. Al centro il progetto di figurazione del cimitero di Montparnasse. La mappa di uno dei storici cenotafi parigini è ricomposta dai ritratti dei suoi ospiti più noti disegnati e interpretati dagli autori che collaborano a questa rischiosa impresa. Una scorreria sul filo della memoria, della rivisitazione fantasmatica, del déjà vu che attribuisce senso e segno al luogo privilegiato della fine, oggi percorso con curiosità da turisti in vena di emozioni sepolcrali.

(Dal manifesto della rivista)
È ancora possibile oggi una rivista d'avanguardia? L'esperimento di Gianluca Costantini, che riunisce talentuosi giovani disegnatori e artisti storici della contestazione a fumetti, è una risposta provocatoria.
Giuda è un progetto collettivo, ma anche anonimo. Giuda è un manifesto che non dichiara, ma che
indica. Giuda è una chiamata alle armi, ma per una guerra a colpi di immagini.
Giuda trasgredisce le parole e violenta le cose. Giuda denuda il vero falsificando il falso. Giuda
tradisce i luoghi comuni per alleanze indecifrabili.
Giuda è una dichiarazione d'amore per il fumetto: il fumetto come password della storia, come link all'immaginario globale, come chiave interpretativa assoluta del mondo visto e pensato.
Giuda è: un gruppo di straordinari disegnatori italiani e stranieri votati alla causa dell'arte sequenziale.
Giuda è: pubblicità inesistenti, ritratti di cimiteri, puzzle di uomini non illustri.
Giuda è: una sfida all'arte contemporanea. www.giudaedizioni.it

Chi opera
Oltre a Gianluca Costantini, ideatore e instancabile sperimentatore della nona arte, e al collettivo
Armin Barducci (Bolzano, 1976) insegna da molti anni alla Scuola di Fumetto di Bolzano e in svariati corsi di Fumetto per bambini in Alto Adige. Cofondatore del Progetto Monipodio, collabora all'organizzazione del Festival Bolzano Comics.
Ciro Fanelli (Fossombrone, 1980), illustratore e fumettista, vive e lavora a Urbino.
Marco Lobietti (Ravenna, 1974) vive e lavora a Bologna. Si interessa di webdesign, fumetto e cartografia.
Rocco Lombardi (Formia, 1973) vive e lavora a Formia. È fumettista, illustratore e decoratore. È tra i coordinatori di Lamette, etichetta di fumetti autoprodotta.
Angelo Mennillo (Schweinfurt, 1982) vive e lavora a Bologna. Si occupa di progettazione multimediale, grafica ed illustrazione.
Robert Rebotti (Bergantino, 1975) vive a Correggio. È direttore creativo, graphic designer, illustratore.
Alice Socal (Mestre,1986) frequenta l´Accademia di Belle Arti di Bologna per poi trasferirsi ad Amburgo, dove attualmente studia illustrazione.
Elettra Stamboulis (Bologna, 1969) vive a Ravenna. È redattrice del collettivo inguine, curatrice di mostre di fumetti, fondatrice di Mirada e paroliera per il fumetto.

venerdì 4 giugno 2010

Sulle Orme di Pratt

Dal sito di Edizioni Voilier:

Fullcomics & Edizioni Voilier presentano “Sulle Orme di Pratt” da Otranto a Rimini. Mostra di tavole a fumetti dei maestri veneziani Lele Vianello e Guido Fuga tratte dal loro ultimo volume “Cubana”

Otranto (LE) – Torre Matta – Dal 9 al 16 luglio 2010
Orario di apertura al pubblico: dalle 18 alle 24
Inaugurazione: 9 luglio ore 18

Rimini (RN) – Auditorium – P.le Fellini - Nel corso di Riminicomix XIV edizione – Dal 23 al 25 luglio 2010
Orario di apertura al pubblico: dalle 17 alle 24
Inaugurazione: 23 luglio ore 17

Nei suggestivi locali della galleria Carlo Cego – Torre Matta di Otranto (Lecce) e, successivamente, all’interno della XIV edizione della fiera del fumetto Riminicomix, in Piazzale Fellini a Rimini, sarà allestita la mostra espositiva dal titolo “Sulle Orme di Pratt”, tavole a fumetti dei celebri maestri veneziani Lele Vianello e Guido Fuga, collaboratori di Hugo Pratt di cui ricorre, nel 2010, il 15° anniversario dalla scomparsa.
La mostra è organizzata da Fullcomics ed Edizioni Voilier, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Otranto, Cartoon Club e Riminicomix, allestimento di Egisto Quinti Seriacopi, e rappresenta una selezione di tavole tratte da “Cubana”, l’ultimo volume di Vianello e Fuga pubblicato da Edizioni Voilier.
Il volume sarà in vendita a prezzo speciale ai visitatori della mostra, sia nella tappa di Otranto che in quella di Rimini.
Le Edizioni Voilier parteciperanno inoltre con uno stand alla XIV edizione di Riminicomix, che quest’anno omaggerà l’illustre concittadino Hugo Pratt, riminese di nascita e veneziano di adozione, con una giornata interamente dedicata alla sua arte: il 24 luglio, con il “Pratt Day”, che vedrà presentazioni, interventi critici ed estemporanee di disegno dedicate al Maestro di Malamocco. All’interno del “Pratt Day” ci sarà la presentazione del volume “Cubana” di Lele Vianello e Guido Fuga, alla presenza degli autori.
Nel 1993 Hugo Pratt e Lele Vianello sono a Losanna, quando decidono di scrivere la seconda parte de L’uomo dei Caraibi. Il protagonista è Svend, un marinaio danese addetto ai trasporti, robusto, flemmatico e indisponente. Un personaggio scomodo, che poco ha da spartire col suo più celebre collega Corto, ma ugualmente carico di fascino. Per il sequel buttano giù, di getto, una storia di ambientazione cubana. Sono gli ultimi giorni della dittatura di Batista e Cuba si prepara allo scoccare della rivoluzione. È una Cuba di confine, un paese dove tutto, proprio tutto, può succedere. Ci si può imbattere, ad esempio, nel dottor Guevara, che i compagni di lotta cubani appellano “il Che”, o in Hemingway o, ancora, nel boss della malavita cubana soprannominato “il Tigre”, che regge il gioco sporco dei servizi segreti americani. Succede, tuttavia, che Pratt accantona questo progetto, incompiuto, per dedicarsi ad altro. Nel 1995 il maestro di Malamocco parte per il suo ultimo viaggio. Diversi anni dopo Fuga e Vianello decidono di riscrivere questa storia, di completarla e ampliarla, di disegnarla staccandosi dal personaggio solo per farne una vicenda autonoma e di più ampio respiro, fino a restituire ai lettori una graphic novel originale che è allo stesso tempo un ritrovato e prezioso inedito.
Per informazioni sulla casa editrice www.edizionivoilier.com
Sito ufficiale di Lele Vianello: www.lelevianello.com
Sito ufficiale Fullcomics: www.fullcomics.com

martedì 1 giugno 2010

Il Codice d’Errico. Personale di Camilla D'Errico alla Mondo Bizzarro Gallery


Il Codice d’Errico. Personale di Camilla D'Errico alla Mondo Bizzarro Gallery.

Dal sito di Mondo Bizzarro Gallery:
Italo Canadese di nascita e filo giapponese di vocazione Camilla d'Errico è una delle più valide esponenti del pop surrealismo, Fin dalle sue prime apparizioni, riscontra un immediato successo esponendo in prestigiose gallerie di Los Angeles, San Francisco e New York.

Nutrita dalla passione per i comix e la Tv la sua poetica si è concretizzata in una rappresentazione romantica e avveniristica della realtà.
Fedeli alla caratterizzazione tipica del pop giapponese, le sue figure sono acerbe e spaesate in una natura che le contiene con tenerezza.
Straordinarie le costruzioni biomeccaniche che sovrastano le teste delle sue paladine, con capelli che spesso sembrano simulare cavi elettrici e la fauna più varia a fare da contraltare.
Farfalle, serpenti, uccelli e cerbiatti si materializzano nelle sue tele e nei suoi disegni come se fossero icone dei sentimenti più intimi, altrimenti nascosti agli occhi sorpresi e misteriosi delle protagoniste.
Magica, surreale e sognatrice, solo apparentemente ingenua l'artista prende in ostaggio lo sguardo dello spettatore, che nel tempo della contemplazione resta prigioniero in un mondo meravigliosamente fatato.
In occasione della mostra a Mondo Bizzarro, l'artista presenterà la serie di lavori "HelmetGirls", characters ai quali l'artista è da tempo particolarmente affezionata.
Belle romantiche e misteriose eroine con pantagruelici, pseudo-steampunk e biomeccanici copricapo ricchi di ogni possibile espressione della sfrenata fantasia dell'artista.
Circa 12 dipinti, realizzati con fragili linee, comunemente definite line-work, olio acrilico e meticolosamente arricchiti con i più stravaganti dettagli.
I suoi disegni e le sue opere pittoriche sono inequivocabili mondi aperti sul nostro universo culturale di riferimento.
Per questa esposizione le sue ormai famosissime HelmetGirls, si rifanno ai progetti meccanici del rinascimentale Leonardo Da vinci, ispirando l'artista anche nell'ironico titolo "il codice D'Errico".

Mondo Bizzarro Gallery
Via Reggio Emilia 32 c/d
Roma
Dal 5 al 30 giugno 2010
Lunedì/Sabato h11:30-19:30

Graphology. Il disegno espanso

GRAPHOLOGY
Il disegno espanso
a cura di Gian Marco Tosti e Davide W. Pairone

Per secoli il disegno è stato considerato nulla più che la fase embrionale del processo creativo, la “musica da camera” delle arti figurative. Graphology esplora al contrario l'interesse contemporaneo per il disegno come forma espressiva autonoma, sintonizzata sulla frammentarietà dei nostri tempi.
La mostra presenta quattro artisti italiani under 35 per i quali il disegno è il mezzo centrale del proprio lavoro. Le opere di Jacopo Casadei (Cesena, 1982), Leeza Hooper (Roma, 1980), Michael Rotondi (Bari, 1977) e Vito Stassi (Palermo, 1980) superano i tradizionali schemi dello schizzo, dello studio preparatorio, della matita su carta e aprono i confini del supporto cartaceo: inserti materici, collages, suggestioni pittoriche e street testimoniano l'espansione del disegno contemporaneo in direzioni molteplici.
Tradizione e innovazione, astratto e figurativo, pop e sperimentazione si uniscono per dare voce ad una nuova estetica del frammento.
“Graphology” inaugura il Progetto Disegno della Galleria Miomao a cura di Gian Marco Tosti. Il progetto ha lo scopo di portare in Umbria le dinamiche dell'arte contemporanea europea in linea con le più attuali tendenze estetiche e di mercato.

La mostra
Quando
5-30 giugno 2010
Vernissage
Sabato 5 giugno, ore 18,00

Dove
Galleria Miomao
via Podiani 19-21 (accanto al Museo di Palazzo della Penna)
Perugia
www.miomao.net

Orari di apertura
da martedì a sabato, ore 15-20
altri orari su appuntamento

Info e press
Cristina Maiocchi
info@miomao.net

In collaborazione con
NID. Nuovo Istituto Design
Via Savonarola, 72 - Perugia
www.nuovoistitutodesign.it



Sintesi, forma, manualità

Praticare il disegno, oggi come ieri, significa confrontarsi con questi tre punti per focalizzarli nel modesto ed infinito spazio di una pagina. Un foglio di carta che si espone nella sua fragilità e deve dire tutto in pochi istanti (sintesi), quelli impiegati dallo sguardo a percorrere gli snodi e le diagonali, le lievi increspature e soprattutto loro, i segni. Pochi, essenziali. Oppure sterminati, ossessivi, tendenti all'infinito. In pochi centimetri, un microcosmo che deve essere perfettamente autonomo e compiuto (forma). Infine il disegno deve portare con sé la traccia di un gesto (manualità), di un atto individuale che mira all'eterno ed all'universale. Segni, dunque, che devono resistere al tempo e agli sguardi, che devono imporsi alla memoria.
La serie di Jacopo Casadei si basa sull'equilibrio istinto/controllo, sull'alchimia dei materiali, sulla provvisorietà delle visioni. Un caos organizzato dove tutto è frammentario, dove cose e persone si confondono ma allo stesso tempo misteriosamente conquistano spessore; al secondo sguardo si stampano sulla retina, e quella che sembrava musica noise diventa un jazz rigoroso e organizzato su cui scivolano le improvvisazioni cromatiche ed i ritmi dei segni.
Leeza Hooper lavora come un meditativo calligrafo zen nel mezzo di una rissa ad un concerto punk. Che vada per accumulo o per sottrazione, che si nutra di prelievi pop, di espressionismo, di astrazione, poco importa. Contano solo gesto e struttura; ma mentre i maestri orientali cercavano la perfezione irripetibile, Hooper scarta, devia, differisce.e infine si adagia su tremende asimmetrie di luce e tenebra.
Michael Rotondi preleva, copia, cancella, compone. Strati su strati di memoria, frammenti di mondo asportati chirurgicamente e posizionati in un equilibrio delicato e rumoroso allo stesso tempo. Esercitando un dominio assoluto della pagina, Rotondi dispone gli elementi con sapienza a strutturare lo spazio, mentre il colore acido e le textures scalfiscono le superfici per guadagnare in profondità.
Dal fotorealismo alla visione nostalgica, il mondo di Vito Stassi si scioglie poeticamente nelle forme che l'olio crea sulla carta. Il punto di partenza è affidato a schegge di realtà: trasfigurate dal processo creativo che diventano costruzioni informali esposte in parte alla casualità. Il fascino sta così nella doppia lettura: istantanee o elaborazioni del dato oggettivo, le carte di Stassi mostrano la natura enigmatica dello sguardo e del pensiero.

Davide W. Pairone

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