lunedì 19 settembre 2011

Diabolik e Eva Kant: la Mycrom Art Collection



La mostra presenterà trenta opere della “Mycrom Art Collection“ realizzate dai principali autori della serie Diabolik: Sergio Zaniboni, Franco Plaudetti, Enzo Facciolo, Elio Silvestri e Giuseppe Palumbo.
Quando: 01.09.2011 - 14.10.2011
Dove: Sede BIM - Lugano 
Via: Contrada Sassello, 10
Città: Lugano
Una parte della rassegna sarà proposta alla Galleria American Design and Art in via Marconi 4 a Lugano aperta dalle ore 11,00 alle ore 18,00 dal giovedi al sabato o su appuntamento telefonico fino al 13 ottobre 2011.
Quando, nel novembre del 1962, le sorelle Angela e Luciana Giussani diedero vita a Diabolik, mai avrebbero ipotizzato che, quasi cinquant’anni dopo, il loro personaggio sarebbe stato ancora vivo e vitale e che, per di più, col tempo sarebbe divenuto una vera e propria icona nel panorama culturale italiano, conosciutissima anche tra tutti coloro che mai hanno sfogliato un suo albo a fumetti.
I presupposti di un simile successo, però, erano già presenti sin dall’inizio: Diabolik è stato il primo fumetto rivolto a
un pubblico adulto, il primo a raccontare le gesta di un cattivo vincente, il primo a presentare, a fianco del protagonista maschile, un personaggio femminile complesso e credibile: Eva Kant.
L’incontro fatale fra i due avviene sulle pagine del terzo numero della serie, “L’arresto di Diabolik”, uscito nel marzo del 1963. un episodio molto amato dai fan, che può essere considerato il vero inizio della saga di Diabolik. e di Eva Kant.
Il loro amore comincia qui e durerà per sempre. diventeranno la prima “coppia di fatto” non solo del fumetto, ma anche dell’immaginario collettivo italiano. un’unione destinata a tenere duro negli anni. le sorelle Giussani, attraverso le vicende “personali” dei loro eroi, tracceranno una storia esemplare di vita a due, che si perfezionerà nel tempo.
All’inizio, Eva Kant accetta un ruolo subordinato, pur di restare a fianco del proprio uomo. Ma ben presto si emancipa. Dimostrando che lei ha bisogno di lui quanto lui ne ha di lei. Così il loro diventerà un rapporto alla pari, in cui l’amore coincide con il rispetto.

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