giovedì 27 novembre 2008

Mundus Alter e In limine


Comunicato stampa 27 novembre 2008

Proseguono gli appuntamenti con le esposizioni del festival Autunnonero

Apre “Mundus Alter” al Priamar di Savona

Dal 6 al 30 dicembre sarà la Fortezza del Priamar di Savona ad ospitare l’inaugurazione della mostra di Alessandro e Andrea Scibilia e in contemporanea “In Limine” di Erlend Mørk

Dopo il successo ottenuto dalla serie a fumetti Il Sorriso della Bagiua - creata da Andrea Scibilia e illustrata dal disegnatore di Dampyr (Sergio Bonelli Editore) Alessandro Scibilia - Autunnonero il festival di Folklore e Cultura Horror promosso dalla Regione Liguria, presenta “Mundus Alter”, un’esposizione di tavole del fumetto ispirato al processo alle streghe di Triora del 1587.

La mostra che sarà inaugurata il 6 dicembre alle 16.00 presso le celle del Palazzo della Sibilla nella Fortezza del Priamar, affiancherà “In Limine” di Erlend Mørk fino al 30 dicembre. E oltre alle tavole degli albi già pubblicati “Nox Profunda” e “Interludium”, alle illustrazioni in bianco e nero e a colori e agli studi dei personaggi, esporrà anche alcune tavole inedite tratte dal numero uno della nuova serie de Il Sorriso della Bagiua (in dialetto triorese bàgiua significa “strega”) in uscita nel 2009 e ambientata durante il periodo magico delle 12 notti, da Natale all’Epifania in cui tutto può accadere.

Un viaggio inquietante, tra le visioni della protagonista Diana ed il suo rapporto con il male.

Dopo il tentativo del padre di ucciderla, Diana ritorna dalla Morte, ma ritorna diversa. È sporca, e contaminata da una misteriosa affinità col male che la mette in una sorta di comunione con i pensieri più malsani, le azioni più atroci e i peccati più inconfessabili della gente. Ai suoi occhi non v’è alcun dubbio che il male che vede nelle persone sia reale. Diana può infatti vedere il male emergere dalle persone in forme concrete e spaventose, oltre ogni barriera della coscienza, oltre ogni maschera di ipocrisia o di dissimulazione. È una testimone del male che tenta di restare a galla in un mare di odio, violenza e rancore.

In occasione dell’inaugurazione il visitatore potrà trovare presso il bookshop, albi e oggetti da collezione legati al mondo di ISDB. Le mostre “Mundus Alter” e “In limine” saranno visitabili tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 17.00.

Autunnonero 2008 è realizzato con il patrocinio ed il contributo di: Regione Liguria; Provincia di Imperia; Provincia di Savona, Comune di Cervo; Comune di Sanremo - Assessorato alla Promozione Turistica e Manifestazioni; Comune di Triora; Comune di Ventimiglia; Comunità Montana Argentina-Armea; Università degli Studi di Genova - Centro Universitario di Servizi - Giardini Botanici Hanbury; Università degli Studi di Genova - Facoltà di Lettere e Filosofia - D.A.M.S.. Con il patrocinio di: Provincia di Savona; Comune di Savona – Assessorato alla Cultura; Comune di Genova. Media partners: La Stampa; Metal Maniac; Rocksound; Sergio Bonelli Editore; Audiodrome. Sponsors: Banca di Caraglio, del Cuneese e della Riviera dei Fiori; Tipolitografia Bacchett; Piccolo Birrificio di Apricale; Maurizio Bredy.

martedì 25 novembre 2008

Zavattini contro la Terra




Comunicato stampa

ZAVATTINI CONTRO LA TERRA

Il fumetto tra letteratura e cinema

a cura di Edo Chieregato (Hamelin Associazione Culturale)

e Giuseppe De Mattia (Cineteca di Bologna)

Inaugurazione Giovedì 27 Novembre ore 18.00

Cineteca di Bologna

Sala espositiva - Via Riva Reno 72

Cesare Zavattini, scrittore, giornalista, soggettista, pittore, una delle più significative figure del secolo scorso, compare anche tra i grandi maestri che negli anni Trenta contribuiscono a sviluppare il fumetto italiano. In occasione del ventennale della sua scomparsa l’Archivio Cesare Zavattini e la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia con la Cineteca del Comune di Bologna, intendono contribuire alla divulgazione dell’opera di un artista a tutto tondo, il cui sguardo è tra i più rappresentativi del Neorealismo italiano.

L’idea di una mostra dedicata al fumetto, linguaggio tra letteratura e cinema, che ha coinvolto Zavattini proprio nel mezzo delle sue scorribande tra mezzi espressivi diversi, vuole rendere noto un aspetto della sua carriera, forse meno conosciuto e meno approfondito di altri, ma che è ugualmente significativo sia per la poetica immaginativa che lo caratterizza, sia per il contributo linguistico e il sotteso impegno ideologico che offrì al fumetto del nostro paese.

Sulla base di un soggetto visionario nasce Saturno contro la Terra (1936), il primo fumetto di ispirazione fantascientifica che, illustrato da Giovanni Scolari e sceneggiato da Federico Pedrocchi, si porrà come una delle più autorevoli incursioni del fumetto italiano nel territorio della science-fiction. La mostra ripercorre e indaga il rapporto tra Zavattini e il fumetto attraverso una sezione di carattere storico con le storie illustrate da alcuni dei maggiori disegnatori dell’epoca come Walter Molino, Pier Lorenzo De Vita e Kurt Caesar, e l’approfondimento dedicato a Saturno contro la Terra e al suo malvagio protagonista Rebo, con le indimenticabili riletture da parte di Luciano Bottaro, di Stefano Tamburini e Tanino Liberatore, e inoltre i bozzetti che il grande Magnus realizzò affascinato da questo personaggio.

Ma Zavattini contro la Terra vuole essere anche un caloroso omaggio del Fumetto ad un maestro dalla fervida immaginazione che non smette mai di fare scuola. Due autori del fumetto italiano contemporaneo interpretano lo Zavattini soggettista per il cinema, attraverso una lettura personale con studi di personaggi e disegni. Alessandro Tota rilegge Miracolo a Milano (1951) attraverso degli appunti per un possibile remake del film di De Sica, e mette in scena i personaggi mai visualizzati di Diamo a tutti un cavallo a dondolo (1939), recuperando la lezione visiva di maestri come Bruno Angoletta, Sto e Grosz alla ricerca dell’imprevedibile humor zavattiniano. Marco Corona, invece, interpreta attraverso un diario per immagini il soggetto per Sciuscià (1946), riscoprendo i personaggi, le scene, i luoghi, i colori e le atmosfere romane ispirate dalla scrittura zavattiniana.

Nella sezione dedicata ai documenti si troveranno schegge di vita, momenti di intimità, estratti di un carteggio, che ci mostrano alcuni aspetti privati di Zavattini. La famiglia, le amicizie, le passioni, i libri, i soggetti mai realizzati, i rapporti epistolari, sono gli elementi che emergono e fanno trapelare quell’umanità che ha saputo descrivere così bene nelle sue opere. Una sorta di album di famiglia custodito dall’Archivio Cesare Zavattini presso la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia sarà accompagnato da alcune fotografie di scena dei film Miracolo a Milano e Sciuscià provenienti dall’Archivio fotografico della Cineteca di Bologna.

Il documentario di Fabio Carpi Parliamo tanto di me (1968) descrive la quotidianità domestica e lavorativa di Zavattini mentre quello di Luciano Emmer Cesare Zavattini e il “Campo di grano con corvi” di Van Gogh (1972) dà voce ai luoghi che videro morire Van Gogh. La colonna sonora di questo breve ritratto sarà un risolutivo ululato tratto dal quarantacinque giri che accompagna il libro Non libro più disco, volume nel quale si fa strada l’ipotesi di un'antilettura, una crociata contro la parola che va intesa e interpretata come ribellione nei confronti dell'ammasso verbale.

Per approfondire il rapporto tra Zavattini e il fumetto, Giovedì 4 dicembre alle ore 18 presso la Sala Cervi di Via Riva Reno 72, lo storico del fumetto Luca Boschi terrà un incontro aperto al pubblico.

Inaugurazione mostra Giovedì 27 Novembre ore 18.00

saranno presenti Marco Corona e Alessandro Tota

dal 27/11/2008 al 6/1/2009

Cineteca di Bologna

Sala espositiva - Via Riva Reno 72

orari:

Lunedì – Venerdì: dalle 9 alle 17

Sabato e Domenica: dalle 10 alle 18

La mostra rimane chiusa l'8, il 25, il 26 dicembre, e il 1 gennaio.

La mostra è aperta il 6 gennaio.

Cattani + Tota

Comunicato stampa

CATTANI + TOTA

Esposizione di tavole originali

Lunedì 1 dicembre 2008 inaugura al Teatro Binario 7 di Monza (via Binario, 8) l'esposizione di tavole originali di Francesco Cattani e Alessandro Tota nel quadro dell'iniziativa NEU – Nuove Esperienze Urbane.

Saranno in mostra tavole edite e inedite dei due autori.

Martedì 2 dicembre, alle ore 18, si terrà inoltre alla libreria Feltrinelli di Monza (Via Italia, 4) una tavola rotonda di presentazione della mostra moderata da Matteo Stefanelli.

Sarà presente anche Alessandro Baronciani con il suo ultimo libro Quando tutto diventò blu (Black Velvet).

GLI AUTORI

Francesco Cattani nasce a Bologna nel 1980 e dal 2005 realizza storie a fumetti. La sua prima autoproduzione è Occhi vuoti, che diventerà presto libro per Black Velvet. Nel 2007 è tra i fondatori dell’etichetta bolognese ernestvirgola, per cui pubblica tra gli altri l’albetto Barcazza, vincitore nel 2008 del premio Attilio Micheluzzi per la miglior Storia Breve. Ha inoltre pubblicato per Becco Giallo, Canicola, Coniglio Editore, Coconino Press, XL – La Repubblica. Vive e lavora a Bologna, ma vorrebbe andarsene presto.

www.ernestvirgola.blogspot.com

www.isezionati.altervista.org

Alessandro Tota nasce A Bari nel 1982 e nel 2003 è tra i fondatori della rivista Canicola, su cui pubblica tuttora le sue storie. Redige contemporaneamente il blog Pupazzetti postando periodicamente i suoi diari a fumetti. Pubblica inoltre su riviste nazionali e internazionali: Hamelin, Lo Straniero, Il Corriere del Mezzogiorno, Internazionale, Rolling Stones, Za!Revue, Orang, Kuti Kuti Tabloid, Kultur & Gespenster, Papier Gache. Sta attualmente lavorando alla storia Fratelli per Coconino Press - già in parte apparsa su Black - e ad un libro per le Editions Sarbacane. Vive e lavora a Parigi.

www.canicola.net

www.pupazzetti.splinder.com

Per informazioni:

331 9894038

info@kaibakh.org

www.kaibakh.org

lunedì 24 novembre 2008

Appunti sul paesaggio - Lorenzo Mattotti

Lorenzo Mattotti
Appunti sul paesaggio
Dal 30 novembre al 31 dicembre 2008
Tricromia Illustrator’s International Artgallery
Via di panico 35
Roma
+39066896970/ +393397856006

dal martedi al sabato 10/20
domenica 10/14
lunedi chiuso

www.tricromia.com
info@tricromia.com

Vernissage
Domenica 30 novembre ore 17
libro edizione Tricromia
l'artista disegnerà dediche sul libro

In mostra numerosi disegni a china di Lorenzo Mattotti. Sulle pareti un appunto poetico descrive visioni oniriche del paesaggio, uno sguardo introspettivo dell'artista che meglio traduce su carta le emozioni, melodie trascritte pari ad un solfeggio musicale.
Dal sito Tricromia

Concorso e mostra contro la guida in stato d'ebbrezza. Cogito, ergo sum. Guido, dunque non bevo

Comunicato stampa


A.A.A. Talenti in Mostra

“Cogito, ergo sum

Guido, dunque non bevo”

È la recente iniziativa dell’associazione artistico-culturale Art’Intorno, in collaborazione con Berio Café e la Provincia di Genova – Assessorato alla Cultura.

Invitiamo ad aderire tutti quei talenti che sentono di esprimere la propria creatività sul tema della guida in stato d’ebbrezza, attraverso slogan, strisce, illustrazioni, vignette, brevi storie a fumetti

da inviare entro il 30 dicembre 2008 per mail in pdf a:info@centroartistico.it

o per posta a: Art’Intorno, v. Cecchi 5/1 - 16129 Genova

Referente responsabile: Antonella Ferrara, presidente e legale rappresentante di Art’Intorno - Tel./Fax: 010.58.93.17 oppure 3387591517

I migliori elaborati, che possono essere grafici (formato A4) o digitali, saranno visibili sul sito www.centroartistico.it, inseriti nel relativo catalogo, parteciperanno inoltre sia all’esposizione collettiva di Arti Visive Applicate che si terrà in Febbraio 2009 presso la Sala Tonda del Centro Civico Buranello che alla realizzazione di t-shirt.

Si precisa che

- ogni elaborato potrà essere il frutto di un solo autore o di un gruppo di autori

- le tecniche di realizzazione sono libere

- ogni tavola pervenuta dovrà essere accompagnata dalla presentazione dell’autore e

dalla autorizzazione alla pubblicazione e dalla compilazione del modulo relativo alla

legge sulla Privacy.

- le tavole inviate per posta e non selezionate, solo su richiesta, saranno restituite ai

partecipanti

Sono invitati a partecipare anche tutte le Scuole, le Strutture e gli Enti che desiderano fornire il proprio supporto creativo e/o tecnico

Il progetto ha il chiaro intento di contribuire ad una maggiore informazione, sensibilizzazione e presa di coscienza, per non rischiare la propria e l’altrui vita e si inserisce, nella sua realizzazione visuale, tra i mezzi più facilmente fruibili e quindi probabilmente più incisivi, per arginare una problematica, oggi purtroppo sempre più diffusa

Informativa ai sensi dell’art. 13 Decreto Legislativo n 196 del 2003

Ai sensi dell'articolo 13 del Codice privacy (Decreto Legislativo n 196 del 2003), l’associazione artistico-culturale Art’Intorno con sede legale in Via Cecchi, 5- Genova, Titolare del trattamento, Le fornisce le seguenti informazioni:

Ø I Suoi dati personali saranno trattati per la gestione dell’Iniziativa “Cogito, ergo sum – Guido, dunque non bevo” e eventi collegati;

Ø il trattamento è effettuato con strumenti automatizzati e manuali;

Ø il conferimento dei dati è facoltativo e a fronte di un eventuale rifiuto non ci permetterà in futuro di fornirLe informazioni relative alle varie iniziative;

Ø i Suoi dati personali saranno conosciuti esclusivamente dal Titolare del trattamento che si occuperà delle attività su menzionate;

Ø i dati non saranno né comunicati e né diffusi;

La informiamo, infine che potrà esercitare, i diritti contemplati dall'art. 7 del Decreto Legislativo 196/03, tra cui quello di ottenere dal Titolare la conferma dell’esistenza o meno di propri Dati personali e di consentirgliene, nel caso, la messa a disposizione. Lei potrà pertanto chiedere di avere conoscenza dell’origine dei dati nonché della logica e delle finalità del Trattamento; di ottenere la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, nonché l’aggiornamento, la rettifica o, se vi è interesse, l’integrazione dei dati stessi; di opporsi, per motivi legittimi, al trattamento.

Art’Intorno

Consenso al trattamento dei dati personali

¨ do il consenso ¨ nego il consenso Firma

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venerdì 21 novembre 2008

Tradurre con il colore. Tante sono le strade della poesia. Mostra di Cinzia Ghigliano

“Tradurre con il colore. Tante sono le strade della poesia” Mostra di Cinzia Ghigliano

Con il patrocinio del Comitato Nazionale per le celebrazioni della nascita di Cesare Pavese (1908 – 2008)

COMUNICATO STAMPA

sabato 29 NOVEMBRE 2008
Santo Stefano Belbo – Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo

“Tradurre con il colore. Tante sono le strade della poesia”

Continuano le celebrazioni per il Centenario dalla nascita di Cesare Pavese, (9 settembre 1908), con l'ultima mostra in programma per il 2008.
Con un happening di letture e musiche dei “Disamistade”, si inaugura il 29 novembre alle ore 17 presso la chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo, Auditorium Fondazione Cesare Pavese, la mostra tra poesia e pittura “TRADURRE CON IL COLORE. Tante sono le strade della poesia” - Cinzia Ghigliano e l'Antologia di Spoon River nelle traduzioni di Fernanda Pivano, Cesare Pavese, Beppe Fenoglio, Fabrizio De Andre', a cura di Monica Nucera Mantelli. Nel catalogo compaiono testi critici di Franco Vaccaneo e Monica Mantelli.
Sedici grandi tele in acrilico, di cui quattro dedicate ad ogni singolo interprete – Pavese, Pivano, Fenoglio,De Andre' - si incrociano con alcune delle loro traduzioni. A queste si affiancano schizzi e disegni dell'artista in un percorso che si unisce emotivamente alle versioni originali delle poesie di Lee Masters.
Interpretando i diversi testi con il linguaggio dell'immagine, la pittrice monregalese, che ha raccolto i suoi primi successi con il fumetto sulla rivista “Linus”, intende far vedere cio' che non si vede, di rappresentare l'invisibile, entrando nel testo come ci si propone sempre quando si affronta l'opera di un autore. Per scoprire, per cogliere particolari diversi e sempre nuovi. E suggerirli a chi guarda perche' a sua volta ne scopra altri ancora.
mportante l'affermazione critica dell'Antologia di Spoon River in Italia. Una varieta' piu' unica che rara di traduzioni ed interpretazioni, tutte di altissimo livello. Curiosa anche la contiguita' territoriale dei quattro grandi interpreti del poeta americano: conosciamo tutti la genovesita' di Fabrizio De Andre'. Ma meno note sono le origini genovesi anche di Fernanda Pivano, trasferitasi poi a Torino ancora adolescente, dove e' stata allieva di Cesare Pavese. Inutile ricordare le origini langarole di Beppe Fenoglio.
Sulla base di queste considerazioni e soprattutto affascinata dai testi di Lee Masters e dalle traduzioni di questi importanti intellettuali italiani, la Ghigliano ha improntato una operazione diversa e ambiziosa, “che - tiene a precisare - e' partita da una canzone interpretata da Fabrizio Andre' “Il malato di cuore”, quello che nell'epigrafe di Lee Masters era “Francis Turner”. Ho letto il testo in lingua originale, c'erano ritmo e musica. Sono passata obbligatoriamente alla traduzione in italiano della Pivano per coglierne il significati. Ma non mi bastava, volevo vedere come Pavese, suo maestro, che gliene aveva consigliato la lettura,avesse letto quelle parole, sicura di trovarvi una cosa diversa .Era cosi'.
Ho scoperto poi che anche Fenoglio, l'altro grande scrittore della terra di Langa, si era cimentato con il testo. E che le differenze erano tante, palpabili ! Allora ho accettato la sfida, tradurre con il colore quello che loro avevano fatto con le parole”
Questa esposizione multidisciplinare tra arte letteraria, estro traduttivo e pittorico e' adatta a tutti i pubblici: in particolare agli appassionarti di illustrazione, gli amanti della poesia e i ricercatori nel campo della traduzione. Ma anche, come spiega la curatrice, “coloro che lavorano sul pensiero laterale, e sulla psicanalisi. Perche' in questa mostra e' palpabile cio' che sta dietro l'artista, la sua leva inconscia, la sua eredita' culturale, il suo vissuto interiore.”
La mostra prosegue sino all'11 gennaio 2009. Per orari e informazioni consultare il sito della Fondazione Cesare Pavese. La mostra e' a ingresso libero. Visite per scuole e gruppi su prenotazione allo 0141 843730-0141840894.

Pierluigi Vaccaneo
Ufficio Stampa
Fondazione Cesare Pavese
P.za Confraternita, 1
12058 – Santo Stefano Belbo (CN)
www.fondazionecesarepavese.it
info@fondazionecesarepavese.it

www.ghiglianocinzia.com

6 x 100. Sei fumettisti ravennati nei 100 anni del fumetto italiano

Dal sito del Sistema Museale della Provincia di Ravenna

Inaugura il 21 novembre la mostra dedicata a 6 fumettisti ravennati in occasione dei 100 anni del fumetto italiano

La Provincia di Ravenna festeggia il centenario del fumetto italiano organizzando la mostra 6 x 100. Sei fumettisti ravennati nei 100 anni del fumetto italiano, un omaggio al mondo delle nuvole parlanti attraverso l'esposizione delle opere di sei autori ravennati (Stefano Babini, Massimo Cavezzali, Gianluca Costantini, Riccardo Crosa, Daniele Panebarco e Gianni Sedioli) che in tempi e con stili artistici diversi hanno dato il loro contributo alla nona arte.

Non è un omaggio rituale; lo dimostra il fatto che già da qualche anno la Provincia di Ravenna riserva una particolare attenzione al fumetto. E' infatti del 2004 il progetto Gulp! I fumetti al museo, con il quale si è cercato di raccontare, attraverso storie a fumetti di taglio giallo-esoterico, la ricca e realtà museale del Sistema Museale Provinciale. E del 2007 è la mostra Il fuoco e le ombre, un'esposizione permanente di tavole originali, schizzi, pagine di storyboard e altri materiali, che mostrano il minuzioso lavoro di realizzazione delle storie della collana "I misteri dei musei" sottolineando l'attenzione riposta dagli autori nel coniugare intenti didattici, fiction e realtà storica.

La mostra 6 x 100 - aperta dal 21 novembre al 3 dicembre presso la Sala Mostre della Biblioteca Oriani di Ravenna - prevede due specifici percorsi espositivi: quello propriamente dedicato ai sei autori ravennati attraverso una ricca selezione delle loro opere, con le quali hanno arricchito il panorama nazionale e internazionale del fumetto, e quello dedicato all'esposizione in anteprima delle tavole de L'ultimo custode, terzo numero di imminente uscita della collana a fumetti "I misteri dei musei", che vede protagonist' ben sette musei aderenti al Sistema Museale della Provincia di Ravenna.

La Provincia di Ravenna intende così continuare a valorizzare un linguaggio, quello fumettistico, povero nei mezzi ma ricco di potenzialità, nella convinzione che, come osservava già nel 1945 Giuseppe Trevisani sulle pagine de Il Politecnico di Elio Vittorini, "è possibile raccontare (e raccontare bene) con qualsiasi mezzo: anche con le storielle a quadretti".

21 novembre - 3 dicembre 2008
Dal lunedì al sabato, ore 10-12 e 15,30-18,30
Sala Mostre Biblioteca Oriani, via Corrado Ricci - Ravenna
Informazioni: 0544 258613, sistemamusei@mail.provincia.ra.it, www.sistemamusei.ra.it

"MECNAVI. 13 marzo 1987" - Una tragedia sul lavoro

Comunicato stampa

“MECNAVI. 13 marzo 1987”
- UNA TRAGEDIA SUL LAVORO -
Mostra personale dell'autore Leonardo Guardigli

A Cremona dall' 11 al 30 novembre 2008
presso Libreria del Convegno, Corso Campi 72
Orari di apertura:
Tutti i giorni 9.30 - 13.30 e 15.30 - 19.30
Lunedì 15.30 - 19.30 - Chiuso il lunedì mattina
INGRESSO LIBERO

In mostra tavole originali e schizzi preparatori di Mecnavi, fumetto dell'autore ravennate Leonardo Guardigli sul tema delle morti bianche, nello specifico della vicenda citata nel titolo.

Incontro con l'autore venerdì 21 novembre 2008 dalle 18.30
presso la Libreria del Convegno.

PER INFORMAZIONI:
– Centro Fumetto “Andrea Pazienza”
Piazza Giovanni XXIII, 1 - 26100 Cremona
tel. e fax 0372-22207 - centrofumetto.apaz@e-cremona.it - www.cfapaz.org
– Libreria del Convegno
Corso Campi,72 – 26100 Cremona
tel. 0372-22633

A SEGUIRE, LA SCHEDA DI PRESENTAZIONE DEL VOLUME DA CUI Ế TRATTO
IL MATERIALE IN ESPOSIZIONE.

SCHEDA Schizzo Presenta n.11: Leonardo Guardigli
DATI TECNICI
Caratteristiche:brossurato in b/n, 64 pagine più copertina e sovracopertina a colori con risguardi
Formato:17X24 cm verticale
Prezzo: 9,00 €
Supervisione di Michele Ginevra
Prefazione di Elettra Stamboulis
Edizione a cura del CENTRO FUMETTO "ANDREA PAZIENZA"
NOVEMBRE 2008
La storia è scomoda, rimuovibile. Anche se parlare delle morti bianche non sembra più tabù come un tempo, grazie al lavoro di attori e registi in particolare, il tema rimane un oggetto perturbante. Quando a morire sono in tredici in una stiva nella sonnolenta e benestante e civica Ravenna, il tentativo di obliare o comunque sfumare nella commemorazione che tutto uccide, è sempre presente.
La modalità narrativa di Leonardo ha fatto tesoro sia della più recente scuola documentaristica, che pone l’attenzione sulla polifonia, sulla poliedricità dei punti di vista, sia del gioco delle inquadrature su testimoni e personaggi secondari della scuola americana di Frank Miller (supereroistica di classe, chiamiamola così). Ma ha un debito letterario ancora più a monte con il romanzo di denuncia per il ritmo in ascesa e la struttura circolare della narrazione.
(dalla prefazione di Elettra Stamboulis)

INTERVISTA ALL'AUTORE
CFAPAZ: Come nasce l'idea di lavorare su un argomento così drammatico?
LG: Inizialmente la mia intenzione è stata quella di partecipare al concorso regionale di fumetto organizzato dall'associazione culturale Mirada e avente come tema principale la propria città raccontata attraverso il "fumetto di realtà" (definizione non mia, ma dei curatori del festival Komikazen).
Quello che mi interessava più di tutto, era di trovare una storia che toccasse da vicino la città che ho frequentato più a lungo (mi sono diplomato presso il liceo artistico di Ravenna) e che in qualche modo si potesse sviluppare attraverso il fumetto senza scadere in qualcosa di banale o peggio ancora già raccontato.
In quel periodo (marzo 2007) venni a conoscenza sui giornali del ventesimo anniversario della tragedia alla mecnavi, nel quale il principale indagato, Enzo Arienti, venne intervistato da un quotidiano ammettendo le proprie colpe.
La cosa mi colpì subito e cercai di saperne di più. Non fu affatto facile, perchè scoprii che il materiale sull'argomento era davvero poco.(pochi articoli di giornale e un albo pubblicato dal comune di Ravenna nel 1997)
Durante la stesura della sceneggiatura decisi di puntare l'attenzione sulle condizioni di lavoro dell'Elisabetta Montanari (il nome della nave in cui avvenne l'incidente), sulla mancanza di mezzi per la prevenzione degli infortuni, cercando così di descrivere il dramma e "l'assurdità" della vicenda.
Dopo quasi 14 anni di processi non fu fatta giustizia. I fratelli Arienti furono incriminati per bancarotta ma non per la tragedia e affidati ai servizi sociali di Termoli dove ancora oggi dirigono un nuovo cantiere navale.
Tredici operai di cui tre non ancora ventenni e otto non in regola persero la vita. per alcuni era il primo giorno di lavoro.
CFAPAZ: Rispetto al progetto che avevi presentato al concorso Komikazen 2007, abbiamo notato differenze sostanziali nello stile. Come sei giunto a questa scelta?
LG: Dopo aver consegnato le prime quattro tavole per il concorso Komikazen, ho iniziato a "progettare" il libro pensando a quale impatto grafico dare alla vicenda.
Sul momento non avevo un'idea precisa di cosa avrei disegnato, sapevo però di volere un disegno semplice e immediato, con forti contrasti e molto nero nel tentativo di attribuire al fumetto un'atmosfera "fredda" e quasi claustrofobica.
Ultimamente non leggo moltissimi fumetti ma una rivista come "inguineMAH!gazine" mi ha influenzato moltissimo e mi ha aiutato a non "fossilizzarmi" solo su uno stile di disegno in particolare.
CFAPAZ: Com'è avvenuta la ricerca della documentazione? Su quali fonti ti sei basato?
LG: Dopo una serie di ricerche sui quotidiani locali, venni a conoscenza del libro "Nel buio di una nave" di Rudi Ghedini, noto giornalista e scrittore bolognese con il quale cercai di mettermi subito in contatto.
Grazie alla sua disponibilità riuscii anche a visionare il documentario "mai più" di Fausto Pullano, Nello Ferrieri e Rudi Ghedini. Questi documenti sono tuttora fondamentali per la ricostruzione e soprattutto la memoria di quella drammatica vicenda.
Inoltre mi sono stati di grande aiuto diversi libri fotografici sulla zona portuale di Ravenna,
mentre alcune foto dei cantieri o delle navi le ho scattate direttamente sul posto.
CFAPAZ: Ora il libro è realtà. Com'è stato il tuo percorso creativo?
LG: Inizialmente non facile. Per questo lavoro mi è servito diverso tempo, sia per la documentazione che per la stesura dei testi.
Sia nel testo che nel disegno ho cercato molta sintesi. mi interessava essere molto diretto e lineare senza il bisogno di ricorrere ai "trucchi" della fiction o comunque a ritmi narrativi troppo rigidi.
Il protagonista è un anziano operaio che racconta ad un giovane lavoratore (immigrato) tutta la vicenda. Il racconto è caratterizzato da un flash-back iniziale spesso intervallato da citazioni dirette dei familiari coinvolti o dai tecnici della mecnavi.
In questo modo i punti di vista risultano molteplici e tutti contribuiscono rendere il fumetto più vero o comunque più legato alla realtà dei fatti.
Il "fumetto di realtà" in un certo senso ti costringe a scavare in profondità e ad essere molto attento a quello che racconti.
Non c'è solo il semplice aspetto della documentazione, ma per essere vero, reale, il fumetto richiede anche un'esperienza diretta con quello che si stà raccontando (nei limiti del possibile ovviamente).
Sono riuscito ad entrare in contatto con Rudi Ghedini e in seguito a vedere con i miei occhi la zona portuale di Ravenna.
Per me è stata una vera e propria esperienza che mi ha fatto capire quanto possa essere importante un semplice racconto.
CFAPAZ: Quali progetti hai per il futuro?
LG: Un libro che raccolga brevi racconti a fumetti sugli aneddoti di alcune persone (ognuno con varie tematiche ma legate da un filo comune), tutti veri e in alcuni casi davvero strani. E' un po' presto, ma ci sto lavorando.

LEONARDO GUARDIGLI
Mi sono diplomato presso il Liceo Artistico Pier Luigi Nervi di Ravenna e successivamente ho conseguito l’attestato di qualifica professionale “Tecnico Grafico di Prestampa” presso il Centro di Formazione Professionale Cnos-Fap Salesiani di Bologna. Dal 2007 mi occupo di organizzare il festival di fumetto e illustrazione “Komikazen” a Ravenna presso l’Associazione Mirada con la quale sviluppo numerose iniziative curandone l’immagine e la grafica. A questa attività affianco la
passione per l’editoria: ho collaborato con la casa editrice Comma 22 di Bologna e per la collana illustorie della casa editrice Fernandel di Ravenna. Ho cominciato a frequentare il Web sviluppando siti e animazioni per clienti privati e progetti artistici personali.

Mondi fantastici. Mostra collettiva di autori cremonesi di fumetti

“MONDI FANTASTICI”
MOSTRA COLLETTIVA DI AUTORI
CREMONESI DI FUMETTI

A Cremona dall'8 al 30 novembre 2008
presso Bohèmien – Cafè Letterario in via Palestro, 3
Orari di apertura
Da mercoledì a sabato dalle 7.00 alle 21.00
Martedì: dalle 7 alle 14.30 - Domenica: dalle 16.00 alle 22.00
Chiuso il lunedì
INGRESSO LIBERO

In mostra tavole originali, schizzi preparatori e matite degli autori cremonesi Alessandro
Fusari, Francesca Follini e Marco Morandi, pubblicati dal Centro Fumetto “A.Pazienza”
nella Collezione 100% Schizzo. Esposta anche l'autrice toscana Maria Cancellieri, che ha
collaborato con Marco Morandi.

Incontro e aperitivo con gli autori domenica 23 novembre
2008 dalle 18 presso il Cafè Letterario.

PER INFORMAZIONI:
– Centro Fumetto “Andrea Pazienza”
Piazza Giovanni XXIII, 1 - 26100 Cremona
tel. e fax 0372-22207 - centrofumetto.apaz@e-cremona.it - www.cfapaz.org
– Bohèmien – Cafè Letterario
via Palestro 3, 26100 Cremona
tel. 338-7735715


A SEGUIRE, LE SCHEDE DI PRESENTAZIONE DEI TRE VOLUMI DA CUI Ế TRATTO
IL MATERIALE IN ESPOSIZIONE.

I. SCHEDA DI PRESENTAZIONE DEL VOLUME DELLA COLLEZIONE 100% SCHIZZO
N.3 - “GELATINEIDE” di Alessandro Fusari
Il secondo capitolo della saga creata da Alessandro Fusari
Dopo 3 anni di preparazione e intenso lavoro, Alessandro Fusari torna alla ribalta con un nuovo, spettacolare capitolo delle avventure di Randolph Reed, il protagonista di Gaudeamus Igitur, stavolta alle prese con epiche battaglie denebiane e striscianti manovre politiche dietro le quinte per la conquista della galassia.
DATI TECNICI
Caratteristiche: brossurato, 56 pagine a colori, più copertina a colori con alette patinata opaca
Formato: 17X26 cm
Prezzo: 10,00 €
Prefazione di ANTONIO SERRA e STEFANO GUERESCHI
Supervisione di Michele Ginevra
Edizione a cura del CENTRO FUMETTO "ANDREA PAZIENZA"
NOVEMBRE 2008
E il contrastato rapporto tra potere o strapotere della tecnica e umanità (inserendo in questa categoria anche le creature aliene, che essendo emanazione della nostra creatività non possono che essere, ahinoi, in qualche modo “umane”) è sempre stato uno dei temi privilegiati della fantascienza. Ecco quindi che fin da subito, scorrendo le tavole di “Gelatineide”, non solo mi sono trovato coinvolto dalla storia,ma soprattutto da un’altra avventura che emergeva con forza: quella dell’evoluzione umana e professionale dell’autore.
(dalla prefazione di Antonio Serra)

INTERVISTA ALL'AUTORE
CFAPAZ: Sono passati tre anni dal primo capitolo. Ancora di più da "Dinamiche di gruppo", in cui compaiono per la prima volta i tuoi personaggi. Cosa ti ha spinto a sviluppare questa idea e a farne una miniserie?
AF: Il primo spunto è dato dalla mia passione per la fantascienza. Quando ho scritto “Dinamiche di gruppo”, però, non pensavo ad un seguito: era una storia di sole cinque pagine, nata durante il corso di fumetto con Frezzato, che poi ho presentato al concorso per esordienti di Cremona. Alla fine il protagonista perde gambe e braccia, davvero non pensavo a sviluppi futuri. La storia si piazzò al secondo posto del concorso, in giuria c’era Casertano, che mi fece i complimenti, e in seguito il Centro Fumetto mi offrì la possibilità di pubblicare una storia più ampia, la futura “Gaudeamus igitur”, prendendo spunto proprio da “Dinamiche di gruppo”. Fu lì che affrontai in modo “strutturale” il problema di un seguito. Optai per una storia con qualche riferimento autobiografico, disseminando qua e là vari spunti da sviluppare in un eventuale secondo episodio.
Scrivere “Gelatineide” non è stato difficile: si è trattato di riprendere quegli spunti e di ampliare la vicenda di Randolph, il protagonista, passando da un ambito personale ad un contesto… galattico!
Riferimenti come l’ultimo ciclo di Star Wars sono per me imprescindibili, dunque la trilogia era quasi d’obbligo.
E nel prossimo episodio, al quale per ora ho dato il titolo provvisorio di “Ius Primus” (Brodo primordiale), ci saranno alcune sorprese.
CFAPAZ: Le tue tavole mostrano un complesso lavoro grafico. Raccontaci un po' di backstage...
AF: Il nodo è l’integrazione fra disegni a mano e render di modelli tridimensionali sviluppati preventivamente, con il fondamentale aiuto di alcuni amici (Emiliano Guarneri, Luca Miragoli e Tullio Zanibelli). In pratica, disegnato lo storyboard e gli studi preliminari, si realizzano tutti i modelli tridimensionali degli ambienti e dei mezzi tecnologici che compariranno nella storia, grazie ad un CAD tridimensionale (Softimage XSI 4.2). È un’operazione lunga, faticosa ma
importante, perché permette poi di disporre di modelli dettagliati, che si possono inquadrare da qualunque prospettiva, creando immagini d’impatto.
L’inquadratura è in genere quella definita nello storyboard, anche se sono possibili varianti dettate dalla suggestione delle forme del modello, esplorabile sotto ogni angolatura. Si scelgono quindi le dimensioni della vignetta, l’inquadratura, la posizione delle luci ed il peso delle linee di contorno. Anche questa è una fase delicata, che richiede parecchie prove.
Sulla base dei parametri scelti, il CAD 3D genera questi render degli sfondi e dei mezzi, che vanno poi sovrapposti su vari livelli (livello con il solo contorno al tratto, livello con la colorazione in scala di grigi/seppia, sporcature, effetto profondità.).
A questo punto, studio in dettaglio la posa del personaggio, in rapporto allo sfondo appena creato, ponendo la massima attenzione alla coerenza prospettica e alle proporzioni relative. Naturalmente mi baso sempre sulla traccia dello storyborad. Lavoro con i lucidi ed il tavolo luminoso, disegnando i personaggi prima a matita e poi ripassandoli, sempre su lucido, con pennarelli chinati di varia dimensione. In questa fase, il computer è bandito.
Quindi, acquisisco i disegni con lo scanner, a 300 dpi.
Inizia poi la fase di integrazione dei disegni e dei render e la successiva colorazione al computer. Utilizzo Corel Photopaint 12 ed una tavoletta Wacom A6 “Wide”. Creo diversi livelli di colorazione: quello con i colori piatti in scala Pantone, con grigi caldi e freddi, quello con le ombre, quello con le sporcature, quello con i colpi di luce; ci sono poi, naturalmente i livelli dei render 3D e quello con il disegno ripassato e posizionato sullo sfondo.
Le proporzioni di ogni vignetta sono relative a un foglio A3 (meglio non lesinare con la risoluzione dei particolari!).
Questa procedura, con poche varianti, si ripete per tutte le vignette di ciascuna delle 48 pagine.
Ottenuta la pagina completa, passo al lettering, con CorelDraw 12 e la tavoletta. Ho preventivamente scritto e corretto tutti i testi, quindi basta creare l’area bianca della forma desiderata, “cliccare” al suo interno ed “incollare” il testo appena copiato. Stando attenti che la grafica complessiva sia ben leggibile e corretta…
Un modo non tradizionale di fare fumetti, in cui il vantaggio è quello di avere quasi tutto sotto controllo e un livello di dettaglio molto elevato. Realizzare una pagina completa richiede mediamente 16 ore.
CFAPAZ: Il tuo stile è cambiato. In particolare trovo molto azzeccata la costruzione delle tavole, da vero fumettista. A quali modelli fai riferimento?
AF: Più di dieci anni fa vidi Silver Surfer, in bianco e nero, disegnato da Castellini. Fu uno shock. Come si potevano disegnare tanti dettagli e ottenere un simile “impatto” visivo? Poi conobbi Massimiliano Frezzato, con il suo magistrale uso del colore e la sua freschezza espressiva. Ho sempre cercato una sintesi tra questi estremi, passando per De Angelis, Chichoni, Gimenez, Otomo ed altri. Ero ormai verso la fine di “Gelatineide” quando ho scoperto Joshua Middleton, con il suo tratto elegante e definito e le sue inquadrature “filmiche”. Ecco, penso che quest’ultimo sia un modello a cui tendere per me!
CFAPAZ: Come ti sembra il panorama della fantascienza a fumetti? Pensi di poter trovare un tuo spazio?
AF: Ehm… Passiamo alla domanda successiva.
Da due anni ho aperto un blog, http://www.gelatineide.blogspot.com/, nella speranza di avere un confronto con qualche appassionato o lettore. A giudicare dalla quantità di commenti che ho avuto, la fuori c’è un deserto postatomico.
Questo mi ha fatto riflettere.
Il tipo di fantascienza che racconto è per certi aspetti “classico” (astronavi, alieni, guerre galattiche…), per altri aspetti ironico o paradossale (con un paragone azzardato, mi vengono in mente Douglas Adams e la sua “Guida galattica per gli autostoppisti”). È un equilibrio che trovo naturale, ma che non sempre risulta ben accetto. Una considerazione che esprimeva anche Antonio Serra nella sua prefazione a “Gaudeamus igitur”.
Posso solo dire che, per la prima volta nella mia vicenda di “fumettista”, sono personalmente soddisfatto del lavoro che ho svolto con Gelatineide. Spero nei lettori che vorranno “provare” questo mio strano cocktail di fantascienza e di ironia!
CFAPAZ: Tu hai già un buon lavoro... Perché ti sei messo a fare fumetti? Che aspettative hai per il futuro?
AF: È la vecchia metafora del sogno chiuso nel cassetto: il mio era così pieno che non si chiudeva più e i sogni sono scappati fuori.
Il mondo del fumetto a livello professionale è estremamente selettivo, c’è una grande offerta di fumettisti e una domanda relativamente piccola. Amo disegnare e raccontare storie, mi piacerebbe farlo professionalmente se ne avessi l’occasione.
Intanto, non posso che ringraziare il Centro Fumetto per il sostegno e le opportunità che mi ha offerto in questi anni, sperando che la collaborazione continui. È una fortuna che a Cremona esista una realtà come quella!
Ci sono casi eclatanti di ingegneri che sono diventati fumettisti a tempo pieno (Vittorio Giardino, per esempio). Il mio lavoro da ingegnere comunque mi piace, desidero conciliare la passione per il fumetto con la mia attività. L’impegno e la determinazione non mi mancano.


II. SCHEDA DI PRESENTAZIONE DEL VOLUME DELLA COLLEZIONE 100% SCHIZZO
N.4 - “LE SPIRE DELL'YDRA” di Francesca Follini
Avevamo lasciato la protagonista, Omega 035B, sola e disperata, mentre andava incontro al suo inesorabile destino di vittima predestinata delle Ombre. Non poteva esserci esito diverso, dopo che Omega aveva rivelato al mondo, tramite un video, le reali attività della Ydra Corporation, che creava esseri umani artificiali da utilizzare per il ricambio di organi. Ma Omega, come i suoi sventurati compagni, si ritiene una persona come le altre.
In questo secondo capitolo, la ritroviamo prigioniera dell'Ydra, impegnata nel farle ritrattare la confessione che aveva sconvolto l'opinione pubblica. E le tecniche utilizzate sono violente, raffinate e perverse. Riuscirà Omega a rimanere salda nonostente le crudeli illusioni a cui sarà sottoposta?

DATI TECNICI
Caratteristiche: brossurato, 88 pagine a colori, più copertina a colori con alette patinata opaca
Formato: 17X26 cm
Prezzo: 12,00 €
Prefazione di LUCA ENOCH e MARIA VALENTINA COMELLINI
Supervisione di Michele Ginevra
Edizione a cura del CENTRO FUMETTO "ANDREA PAZIENZA"
NOVEMBRE 2008
La storia di Francesca ha tutti gli elementi per piacermi: protagonisti giovani e irrequieti, multinazionali cattive cattive con una facciata di perbenismo che nasconde ignobili efferatezze, il ruolo equivoco dei media e la loro capacità di pilotare i sentimenti delle masse, esseri alieni dotati di poteri letali con una spiccata propensione a usarli contro innocenti indifesi. Ma non sono solo i temi affrontati nella storia a farmi sentire affine all’autrice; è fin troppo chiaro che Francesca, giunta qui al suo secondo parto narrativo, soffre della stessa malattia che mi ha accompagnato sin dall’infanzia: la Sindrome del Narratore, ovvero quell’impulso incontrollabile che ti spinge a raccontare storie.
(dalla prefazione di Luca Enoch)

INTERVISTA ALL'AUTRICE
CFAPAZ: Dopo due anni arriva il secondo capitolo di Progetto Uranus. Che effetto ti fa sapere che ci sono lettori che già fremono per leggere il seguito?
FF: Che effetto mi fa? Direi che mi rende davvero felice ed orgogliosa! Vuol dire che nonostante col primo volume fossi un'esordiente totale, nonostante l'uscita del malefico film fotocopia poco prima del mio volumetto... nonostante tutto, sono riuscita nell'intento di coinvolgere positivamente i lettori, e questo è quanto di meglio potessi chiedere.
CFAPAZ: Quali novità hai portato in questo secondo libro?
FF: Ho cercato di migliorare certi aspetti del mio disegno e del colore, soprattutto. E anche di arricchire i ritmi della narrazione. Il primo volume doveva spiegare tante cose: introdurre i personaggi, il loro mondo,cause ed effetti della vicenda vera e propria...in questo episodio ho potuto gestire meglio gli eventi, focalizzare l'attenzione su dinamiche un po' più sottili.
Spero di essere riuscita a dimostrare che mi sento cresciuta artisticamente.
CFAPAZ: Come prevedi di proseguire questa saga nel terzo e ultimo capitolo?
FF: Per il momento ho un'idea abbastanza generale di quello che accadrà. Come per la creazione del secondo episodio, in principio ci sono più che altro spunti, sensazioni da decifrare...però posso anticipare che c'è tanta voglia di concludere questa storia nel modo più spettacolare possibile. Ci ri-aggiorniamo presto...
CFAPAZ: Sei una delle autrici più giovani che abbiamo pubblicato. Eppure ci conosciamo ormai da molti anni. Ti senti di fare un bilancio provvisorio del tuo percorso?
FF: Ho 24 anni e fin da bambina ho sempre sentito forte in me l'esigenza di disegnare da un lato e raccontare dall'altro. Il fumetto è stato un approdo spontaneo, come linguaggio. Ho cercato di imparare le tecniche per affinare questo mio slancio innato, negli anni ci ho dedicato tanto tempo e passione, cercando di dare sempre il meglio che ho potuto. Ho ancora tanto da imparare e margini di miglioramento a cui puntare, ma posso dire che fino ad ora sono soddisfatta di come ho lavorato, e molto orgogliosa dei risultati ottenuti.
CFAPAZ: Ti vedi quindi proprio come fumettista? Pensi di trovare spazio in un settore così particolare come il mondo del fumetto italiano?
FF: Non mi auto-proclamo Fumettista arrivata nè ho l'arroganza di collocarmi da sola nel mondo del fumetto italiano. Non sono nessuno per farlo. Posso dire che mi vedo come un'autrice che ama raccontare le sue storie a fumetti, questo sì, e finchè ci sarà qualcuno che le leggerà mi sentirò stimolata a continuare e a migliorarmi. Se arriveranno riconoscimenti più "ufficiali" ben venga, quelli che ci sono stati fino ad ora sono lusinghieri ed incoraggianti, ma certo non devo essere io ad affibbiarmene a priori.



III. SCHEDA DI PRESENTAZIONE DEL VOLUME DELLA COLLEZIONE 100%
SCHIZZO N.5 - “GAKI” di Marco Morandi – M.Cancellieri
DATI TECNICI
Caratteristiche: brossurato, 52 pagine (42 in b/n + 10 di gallery a colori), più copertina a colori con alette, patinata opaca
Formato: 17X26 cm
Prezzo: 8,00 €
Prefazione di FEDERICO MEMOLA, MARCO COTTARELLI, DAVIDE CASTELLAZZI
Supervisione di Michele Ginevra
Edizione a cura del CENTRO FUMETTO "ANDREA PAZIENZA"
NOVEMBRE 2008
(...) non è un momento felice per il fumetto, quello in cui viviamo, e trovare un editore disposto a investire (parola che fa venire l'orticaria alla molti editori) non tanto il tempo, quanto il denaro nel progetto di un giovane autore, per quanto valido, è decisamente difficile. Nonostante ciò, Marco non si è mai arreso, né ha perso la sua giovialità: allegro e imperterrito erano i due aggettivi che più gli si addicevano.
Quest'albo che stringete fra le mani costituisce dunque una grande vittoria. Per Marco, che finalmente ha la possibilità di mostrare al pubblico di cos'é capace (e a me quanto é maturato dai quando l'ho conosciuto), ma anche per il Centro "Andrea Pazienza", che riesce a dare molti ragazzi come Marco la possibilità di esprimere il loro talento e segnalare la loro presenza a lettori ed editori. E meriterebbe sostegno solo per questo.
(dalla prefazione di Federico Memola)

INTERVISTA AGLI AUTORI
CFAPAZ: Come sapete, ci tenevamo molto a pubblicarvi. Ora il primo libro di Gaki è una realtà. Come valutate questa esperienza con un editore non professionista, com'è il Cfapaz?
MM&MC: Senza dubbio positiva, certo si può e si deve migliorare assieme il rapporto per quanto riguarda il metodo di lavoro, ma di certo ci siamo trovati bene!
Anche perchè su quest'albo ci è stato dato modo di lavorare in totale libertà, o quasi, raccontando la nostra storia senza metter mano più di tanto su quello che volevamo fare.
CFAPAZ: Raccontateci come avete impostato questa saga e come intendete articolarla nei tre libri previsti.
MM&MC: La saga di Gaki dal titolo Cacciatori di Vento sarà divisa in 3 albi simili.
Contrariamente alle altre due minisere proposte dal Centro Fumetto all’interno della collana “Collezione 100% Schizzo”, ovvero Progetto Uranus e Randolph Reed, gli albi di Gaki non raccontano storie in qualche modo autoconclusive bensì sono un’unica storia divisa in tre atti.
Nel primo numero si vedranno gli eventi che danno inizio alla vicenda, nel secondo il pieno svolgimento, il terzo racconterà il finale di Cacciatori di Vento.
Di certo il contesto in cui abbiamo inserito i nostri personaggi, quello del fantastico nel Giappone antico, offre talmente tanti spunti che le idee vengono fuori da sole…
C’è un mondo realmente esistito, c’è una principessa dal nome Hitaka realmente esistita, ci sono riferimenti a cose o persone realmente esistite… e poi c’è tutto quell’irreale che trasforma la storia in leggenda.
Ovviamente rivisitato a modo nostro!
Le cose da dire sarebbero tante, vorremmo addentrarci di più nella trama, ma non vogliamo rischiare di rovinare il colpo di scena già presente alla fine di questo primo numero. Quindi magari, se siete interessati, ci ridiamo appuntamento per altre due considerazioni ad albo uscito.
CFAPAZ: Pur non avendo lo stesso stile, entrambi fate evidentemente riferimento a modelli grafici orientali. Come avete maturato questa scelta?
MM: mi sono sempre piaciuti sia i Manga che i Comics Americani, autori come Tsukasa Hojo, Masashi Kishimoto, J. Scott Campbell, Jim Lee e chi ne ha più ne metta mi hanno influenzato molto, specialmente gli ultimi due citati. Ho ammirato e guardato molto (pure copiando :P) i loro lavori mentre cercavo di imparare. Poi però ho capito che c’è un momento in cui si sente il bisogno di dire qualcosa, un momento in cui si cresce, e tutto questo ti porta a trovare un modo tutto tuo per esprimersi, e con Gaki credo di aver avuto il modo di poter iniziare a farlo. Di certo è solo un buon inizio, ma per ora ne sono soddisfatto… vedremo tra qualche anno!
MC: sinceramente non so quanto sia ‘evidente’ questo riferimento a modelli grafici orientali nel mio caso… Delle opere Giapponesi a livello visivo apprezzo l’utilizzo sapiente del retino e (solo in certi casi) il tipo d’inchiostrazione a pennello molto sottile ed elegante. Per il resto penso che ognuno debba esprimere col suo disegno la cultura del suo mondo, non quella di un paese che nemmeno conosce…
Dei prodotti orientali più che lo stile grafico amo ed ho cercato di apprendere principalmente la capacità di creare storie ad ampio respiro, strutturate per durare nel tempo e ricche di personaggi con complesse personalità. Caratteristiche che alla fine non sono certo esclusiva della cultura giapponese, ma semplicemente rispecchiano il livello di un prodotto che non aspira ad essere solo intrattenimento da toilette.
CFAPAZ: Che aspettative avete con Gaki?
MM&MC: Che non finisca con Cacciatori di Vento!
CFAPAZ: Quali sono i vostri prossimi lavori? Intendete proseguire la vostra collaborazione o vi vedremo anche su progetti separati? Anche qui potete scrivere risposte separate.
MM&MC: Stiamo collaborando con la DeAgostini per un progetto non nostro di prossima pubblicazione, abbiamo Big Ben che fermenta come il vino buono in cerca di un editore disposto a pubblicarlo senza annacquarlo, e poi si… c’è Gaki.
Lavoreremo sempre assieme? Penso di si, visto che abbiamo talmente tanti difetti complementari ai pregi dell’altro che ormai il nostro rapporto è questione di soppravivenza lavorativa… diciamo!

Singolare femminile. Tre racconti di donne

Comunicato stampa

“SINGOLARE FEMMINILE”
TRE RACCONTI DI DONNE

Mostra personale dell'autrice Valentina Rosset

A Cremona dall' 18 al 30 novembre 2008
presso Libreria Ponchielli, Piazza S.Antonio Maria
Zaccaria 10
Orari di apertura:
Tutti i giorni 9.30 - 12.30 e 16.00- 19.30
Lunedì e domenica 16.00 – 19.30
Chiuso il lunedì e la domenica mattina
INGRESSO LIBERO

In mostra tavole originali e schizzi preparatori dell'autrice Valentina Rosset tratte dal suo ultimo lavoro SINGOLARE FEMMINILE, pubblicato Dal Centro Fumetto “A.Pazienza” nella collana Schizzo Presenta.

Incontro con l'autrice sabato 22 novembre 2008 dalle 18.30
presso la sede del Centro Fumetto “A.Pazienza”.

PER INFORMAZIONI:
– Centro Fumetto “Andrea Pazienza”
Piazza Giovanni XXIII, 1 - 26100 Cremona
tel. e fax 0372-22207 - centrofumetto.apaz@e-cremona.it - www.cfapaz.org
– Libreria Ponchielli
Piazza S.Antonio Maria Zaccaria, 10 – 26100 Cremona
tel. 0372-23867


A SEGUIRE, LA SCHEDA DI PRESENTAZIONE DEL VOLUME DA CUI Ế TRATTO
IL MATERIALE IN ESPOSIZIONE.

SCHEDA SCHIZZO PRESENTA N. 10: Valentina Rosset
DATI TECNICI
Caratteristiche: brossurato in b/n, 64 pagine più copertina e sovracopertina a colori con risguardi
Formato: 17X24 cm verticale
Prezzo: 9,00 €
Supervisione di Michele Ginevra
Prefazione di Alice Bonzanini
Edizione a cura del CENTRO FUMETTO "ANDREA PAZIENZA"
NOVEMBRE 2008
Valentina Rosset, trentacinquenne autrice veneta, ha raccolto in questa sua prima antologia tre racconti brevi intitolati “Matrioska”, “Niente interviste prego” e “Freddy”. Tre storie al femminile, legate da un unico filo conduttore: la vita interiore delle donne. Ricordi, sentimenti, emozioni, filtrati attraverso un segno morbido e leggero, pastoso e circondato da chiaroscuri pennellati. Ne scaturisce qualcosa di visivamente leggero, che sfiora appena e ti travolge senza che ci si renda conto.
Valentina, sciolta nella narrazione, conduce i lettori tra le speranze, le illusioni e le riflessioni delle protagoniste, donne tra loro molto differenti, ma tutte alle prese con le insanabili contraddizioni tra la realtà e le rappresentazioni di essa.
(dalla postfazione di Alice Bonzanini)


INTERVISTA ALL'AUTRICE
CFAPAZ: Singolare femminile ha avuto una lunga gestazione. Da quali esigenze narrative e personali nasce?
VR: Sentivo l'urgenza di raccontare una cosa importante che mi stava accadendo e che percepivo anche attorno a me, guardando e ascoltando le mie amiche, colleghe, parenti: la meraviglia del cambiare. Singolare femminile è cominciato da lì, dalla necessità di raccontare il cambiamento.
CFAPAZ: Come mai è strutturato in tre episodi? Cos'hanno in comune tra di loro le protagoniste, che si muovono in contesti molto diversi?
VR: Ho scelto di dividere il libro in tre episodi distinti per dare voce più alla differenza che alla somiglianza delle tre protagoniste, non a caso si intitola Singolare femminile perché pur trattandosi di tre donne non c'è legame tra loro, restano singole nella molteplicità femminile, a sottolineare che sono proprio le differenze di dettagli come l'età, le esperienze, la personalità che le rendono uniche e ricche.
CFAPAZ: Con il terzo episodio cambi tecnica grafica. Come valuti il risultato artistico complessivo?
VR: Mi piace com'è riuscito perché è un libro denso ma con un guizzo di freschezza alla fine, è come aprire una porta su nuove possibilità. Inoltre volevo che l'ultimo racconto fosse più grafico, più dinamico e veloce, perché il tono cambia rispetto agli altri due racconti e la tecnica influenza sempre il modo di percepire una storia, ne crea l'atmosfera.
CFAPAZ: Come capita spesso per i nostri autori, anche per te Schizzo Presenta costituisce il primo libro vero e proprio. Come collochi questa nuova tappa nel tuo percorso autoriale?
VR: E' una tappa importante perché per la prima volta ho visualizzato un lavoro in modo unitario, dall'inizio alla fine. Si tratta di un allenamento che forma il modo di pensare e affrontare un lavoro a fumetti. Mi sono divertita tantissimo perché ho avuto molta libertà espressiva e pochi limiti tecnici.
CFAPAZ: Tenendo conto che durante la realizzazione del volume sei anche diventata mamma per la seconda volta (a proposito: ancora congratulazioni!), come vedi il tuo futuro di autrice?
VR: Vedo il mio futuro molto ricco di sfide, una di queste è il tempo, avendone poco a disposizione cerco di sfruttarlo al massimo quando disegno, un'altra sfida notevole riguarda i contenuti: diventare mamma vuol dire cambiare gusti e sensibilità (in nessun corso di preparazione al parto ti avvisano che non riuscirai più a leggere Frank Miller come prima!!) e recuperare un po' di sano distacco restando sentimentali può portare a dei risultati nuovi e magari sorprendenti.

VALENTINA ROSSET
Formazione
1992. Diploma di maturità artistica presso l’Istituto tecnico Boscardin
di Vicenza.
1997. Corso di operatore grafica computerizzata presso la Cooperativa
Unioncoop di Chioggia. Corso finanziato dal Fondo Sociale Europeo.
Collaborazioni
1991/1998. Illustrazioni per riviste vicentine e veronesi:
ambientazioni architettoniche (La Settimana di Vicenza)
illustrazioni di racconti (Inchiostro)
fumetti (Tramvai)
illustrazioni storiche (Storia vicentina)
araldica (con l’editore Gilberto Padovan).
dal 1993 pubblicazione di fumetti su alcune fanzines e sulla rivista Schizzo
di Cremona.
1998/2000. Partecipazione a mostre collettive di fumetti a
Marostica (Umoristi a Marostica)
Milano (L’immagine sommersa)
Venezia (Fumetta).
1998/2000. Lavoro come grafica presso l’agenzia pubblicitaria Creativando
di Cavazzale, Vicenza.
dal 2000 lavoro come grafica presso l’agenzia pubblicitaria Facci & Pollini di Vicenza.

martedì 18 novembre 2008

La mia vita con Tex

Dal sito della Biblioteca delle Nuvole

Il desiderio di varcare i confini dell’ immaginario collettivo e di cavalcare per le pianure dell’ Umbria ha portato TEX WILLER, eroe di molte generazioni di lettori, a Magione, in occasione della rassegna culturale OLIVAGANDO – FESTA DELL’ OLIO E DEI SAPORI D’ AUTUNNO.
Al suo fianco il suo fedele pard, Fabio Civitelli, autore aretino che da anni ha legato indissolubilmente il suo nome al Ranger più famoso del west fornendo ai suoi lettori, col suo segno pulito ed evocativo, una visione approfondita e sfaccettata della personalità e del mondo del personaggio creato da Gian Luigi Bonelli e Aurelio Galleppini esattamente sessanta anni fa.
Tex rappresenta certamente un caso editoriale unico al mondo: circa 250.000 copie vendute ogni mese (solo dell’inedito, senza tener conto di ristampe e speciali) per un serial con lo stesso protagonista da sessant’anni è un record planetario!
Scomparsi alcuni dei grandi maestri che lo disegnavano (lo stesso Galleppini, ma anche Letteri, Nicolò…), il testimone è passato nelle mani di autori più giovani, che incredibilmente riescono ad essere moderni nel rispetto della tradizione, tra i quali spicca appunto Fabio Civitelli.
Dal 22 Novembre al 26 Dicembre sarà possibile visitare la mostra di disegni e tavole originali di Fabio Civitelli, a Magione, in Piazza Mengoni.
In occasione dell’ inaugurazione, sabato 22 Novembre alle ore 17.00, si terrà un incontro con l’ autore, sempre a Magione, presso l’ ex Cinema Carpine.

giovedì 13 novembre 2008

Mostra di Rughe, il fumetto di Paco Roca

Comunicato stampa.

Mostra di Rughe, il fumetto di Paco Roca

Le avventure di Emilio, l’ex direttore di banca ricoverato in una clinica per anziani e protagonista di Rughe, il graphic novel di Paco Roca – saranno esposte in una mostra a Latina, da lunedì 10 a domenica 16 novembre.

La mostra è inserita nell’ambito della rassegna “Made In China”, giunta alla quinta edizione e dedicata ai maestri del fumetto che utilizzano la china come principale tecnica di disegno.

Saranno esposte le tavole più significative dell’opera di Paco Roca, i bozzetti preparatori e due illustrazioni inedite. La mostra si terrà presso il Centro commerciale Latina Fiori, con lo scopo di riuscire a interessare e avvicinare verso queste tematiche così delicate l’enorme pubblico che transita ogni giorno per il centro commerciale.

Ricordiamo che a Rughe (Tunué, 2008 – Euro 12,50) è andato il premio come miglior fumetto 2008:

«Per aver raccontato con l’arte del fumetto una realtà drammatica della vita, con un realismo narrativo e un tratto grafico delicato».



Mostra di Rughe
“Made in China” IV Edizione
c/o Centro commerciale Latina Fiori
viale Pierluigi Nervi, Latina
Dal 10 al 16 novembre 2008

lunedì 10 novembre 2008

Galleria Miomao alla Fiera dell'Arte Accessibile di Milano. In mostra tavole di Giandelli, Bacilieri e Costantini

Ricevo da Cristina Maiocchi.

Gentili Amici,
proseguendo nella sua attività di promozione dell'arte contemporanea del fumetto, la Galleria Miomao sarà presente con uno stand alla prima edizione della Fiera dell'Arte Accessibile di Milano, presso Superstudio Più di via Tortona (metro Porta Genova), dal 13 al 16 novembre.
Il contesto di una fiera d'arte contemporanea innovativa, basata sull'idea di stabilire un limite massimo di prezzo alle opere presentate dalle gallerie, in modo da favorire l'approccio al collezionismo da parte dei giovani e di chi è in cerca di una proposta entry level per accostarsi gradualmente al mondo entusiasmante del collezionismo d'arte, ci sembrava particolarmente consono alla nostra proposta. Nel caso delle tavole a fumetti, infatti, un prezzo che costituirebbe un entry level per altre espressioni artistiche consente di accedere al possesso di opere importanti di artisti già affermati.
Lo stand della nostra galleria proporrà in one man show una personale di Gabriella Giandelli: l'artista milanese presenterà per l'occasione una serie di tavole a colori inedite realizzate per il ciclo di storie a fumetti "Ralph". Saranno presentate anche piccole mostre personali di Paolo Bacilieri, con importanti tavole e disegni, e di Gianluca Costantini con il progetto "Daily Iraq". Saranno inoltre disponibili selezionate opere di Andrea Bruno e Marco Corona.
Sperando di incontrarvi a Milano, rimaniamo disponibili per ulteriori informazioni
Dear Friends,
Miomao Gallery will participate to the Accessible Art Fair in Milano (november 13th-16th). One man show: Gabriella Giandelli's "Ralph". Other events at the booth: Paolo Bacilieri's recent comic artworks and drawings; Gianluca Costantini's "Daily Iraq". Other artists: Andrea Bruno, Marco Corona.
More info: info@miomao.net
Maria Cristina Maiocchi
Galleria Miomao - arte contemporanea del fumetto
c.so Cavour, 120
06121 Perugia
(0039) 347 7831708

venerdì 7 novembre 2008

Creature di carta – Mostra di Anna Deflorian, Angelo Mennillo, Eugenia Monti e Emanuele Rosso


Comunicato stampa

Ravenna, 5 novembre 2008

INTERAZIONI 2008

“Creature di carta” – Mostra di Anna Deflorian, Angelo Mennillo, Eugenia Monti e Emanuele Rosso

Inaugurazione mostra venerdì 7 novembre ore 21

Galleria Sessantaquattro Baricellarte

Via Roma, 64 Baricella (Bo)

Venerdì 7 novembre la Galleria Sessantaquattro ospiterà il primo appuntamento della sesta edizione di “Interazioni” rassegna di arte e musica.

Alle 21 ci sarà l’inaugurazione della mostra “Creature di carta” curata dall’Associazione culturale Mirada con lavori di Anna Deflorian, Angelo Mennillo, Eugenia Monti e Emanuele Rosso.

Questi quattro giovani autori sono emersi negli ultimi anni sulla scena del fumetto italiano e bolognese in particolare. Molto diversi fra loro per stile, tecniche e caratteristiche narrative, nel 2007 hanno partecipato al premio Iceberg rivolto ai giovani artisti della città di Bologna. Eugenia Monti ha vinto il concorso mentre gli altri tre autori sono stati segnalati andando così a formare una sorta di gruppo , rappresentativo di ciò che di meglio succede fra le nuove generazioni di fumettisti.

Seguirà il concerto del collettivo musicale bolognese Alhambra.

Biografie degli artisti esposti:

Eugenia Monti

Nata nel 1985 a San Marino, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Bologna sezione Illustrazione e Fumetto. Ha vinto il concorso «Iceberg» (2007) con la storia Aceto di semi di girasole, poi pubblicata nel numero speciale di «Inguine MAH!gazine» dedicato al concorso. Per lo stesso concorso ha vinto anche il Premio Guercino.

È appena uscito per i tipi delle Edizioni del Vento il volume Mozziconi, su testo di Monica Nardozi (Edizioni del Vento, Venezia 2008). Si tratta di una serie di racconti iperealistici della giovane scrittrice romana, disegnati con verve e talento da Eugenia.

Anna Deflorian

Nata nel 1985, ha un diploma in Arti Applicate - Visual Art e frequenta l’Accademia di Belle Arti di Bologna di Illustrazione e Fumetto. È stata segnalata nell’edizione del concorso «Iceberg» (2007) curata da «Inguine MAH!gazine».

Angelo Mennillo

Nato nel 1982 in Germania, vive e lavora a Bologna. Ha vinto per la sezione fumetto nel 2002 il concorso RAM del Comune di Ravenna ed è stato segnalato nel 2007 nel concorso Iceberg del Comune di Bologna con la storia breve Metamorphose. Ha pubblicato nelle raccolte 2003 No Words e No Comment per Luca Bonanno Editore, e anche su «InguineMAH!gazine» e «Inguine- MAH! 2008» illustrando testi di Elettra Stamboulis, Christian Del Monte e Boris Battaglia. Nel 2007 partecipa alla realizzazione di Guadalajara será la tumba del fascismo, uscita in Spagna per Edicions de Ponent. Nel 2008 è invitato a partecipare a "Futuro anteriore" all'interno del "Comicon" di Napoli, per il quale ha realizzato una storia breve su testi di Edo Chieregato.

È appena uscito per le Edizioni del Vento Strawberry. L’ultima magia, disegnato da Mennillo su testo di Salvatore Cacace. Si tratta di un racconto che vede al centro un personaggio borderline, un mago vestito di nero che vede risucchiati i propri sogni dall’eroina e la cui àncora di salvezza è appunto “l’ultima magia”.

Emanuele Rosso

Nato nel 1982, si è laureato al DAMS di Bologna. Ha inoltre frequentato numerosi workshop di fumetto tenuti da importanti disegnatori. Ha realizzato illustrazioni e locandine per committenti pubblici e privati. È stato segnalato all'edizione 2007 di Iceberg, sezione fumetto e alle edizioni 2003 e 2004 del Baraccano di Bologna e 2001 e 2002 del PierLambicchi di Prato. Oltre alle sue autoproduzioni (tra cui citiamo Schnell! like teen spirit; e Anemic Cinema), ha partecipato al volume collettivo edito da Beccogiallo Resistenze (2007) e al catalogo collettivo di Futuro Anteriore del Festival Comicon di Napoli con la storia Se un lontano giorno tutti leggessero fumetti l'enigmistica dovrebbe adeguarsi?.

Per info:

Associazione Mirada

Via Mazzini 83 Ravenna

Tel +39 0544 217359

info@mirada.it

http://www.mirada.it

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