venerdì 16 ottobre 2009

Il Segno del Desiderio. Roberto Baldazzini tra fumetto e pop art

COMUNICATO STAMPA

Paratissima 5.2
in collaborazione con
Galleria Art & Comics e Lilttle Nemo

presenta

“Il Segno del Desiderio”
Roberto Baldazzini tra fumetto e pop art.
Pitture, inchiostri e disegni dell’artista modenese

Galleria Art & Comics, Via Ozanam 7 dal 5 al 21 novembre 2009
Inaugurazione mercoledì 4 novembre, ore 20,00
Interverrà l’autore

La sera di Mercoledì 4 Novembre 2009 si inaugura la mostra IL SEGNO DEL DESIDERIO di Roberto Baldazzini, primo appuntamento del ciclo espositivo dedicato al rapporto tra arte e fumetto organizzato e promosso dalla Galleria Art & Comics, di Via Ozanam 7 a Torino.
“Il segno del desiderio” ospita oltre settanta illustrazioni e tavole originali e numerose pitture dell’autore, fra i più attivi nel campo del fumetto e dell’illustrazione erotica.

Accanito lettore nonché collezionista di riviste glamour anni ’50 e di fumetti classici americani, Baldazzini trae ispirazione tanto dal mondo dei serial televisivi Anni ’50 che dai maestri come Hal Foster ed Alex Raymond; l’uso assiduo dei retini suggerisce un rimando alla pop art di Roy Lichtenstein ma con il gioco straniante di rinchiudere gli stilemi della pittura pop all’interno della rigida gabbia della vignetta. Nel corso degli anni proprio la sua abilità di contaminare linguaggi diversi gli ha permesso di essere autore di fumetti, designer di oggetti, realizzatore di campagne pubblicitarie, illustratore e pittore.

Il suo esordio fumettistico avviene sulla fanzine “Pinguino Guadalupa”. Luigi Bernardi lo chiama a collaborare alla neonata rivista “Orient Express” che ospitava autori italiani ormai classici assieme a fumettisti d’avanguardia. Autore completo realizza storie e personaggi pubblicati sulle riviste colte del fumetto da “Tempi Supplementari” a “Comic Art”. Il suo segno singolare, denso di rimandi alla pop art, lo sintonizza con il mondo della comunicazione pubblicitaria. Infatti il suo segno nitido ed estremamente intellegibile si presta a riempire tanto gli spazi minuscoli come quelli di un logo, quanto gli spazi sconfinati della cartellonistica pubblicitaria conservando una possente visibilità anche in mezzo a tutti gli altri segni che compongono la giungla semiotica urbana. Realizza così campagne per la Erg – ridisegnando il character di Superman; per la Axe; le Ferrovie dello Stato; la Salvarani; cataloghi di design per Alessi, Sottsass, Philips. Le sue illustrazioni si possono trovare sulle pagine de “Il Manifesto”, di “Vanity”, “Per Lui”, “Marie Claire”, “Lei”. Nel 1997 realizza la campagna triennale per il lancio definitivo dei telefoni cellulari Tim. Viene chiamato a creare un intero mondo a fumetti che ruota attorno al nuovo mezzo di comunicazione.

Ascrivibile alla scuola del “Nuovo fumetto italiano” assieme ad autori come Giacon, Igort e Mattotti, Baldazzini inizia presto a cimentarsi con la pittura. Da un primo momento contraddistinto da un’estetica ironico-nostalgica nel quale le sue tele sembrano rifarsi ai frame televisivi di vecchi serial americani, passa ad interpretare, con grandi ritratti su tela o su legno sagomato, le sue eroine: da Stella Noris a Chiara Rosenberg.

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