Il territorio esplorato dall'artista italiano Davide Zucco (alias Rekal), è un luogo di opposti e dicotomie, dai connotati spiccatamente conflittuali: il bene e il male, la luce e l’ombra, il meraviglioso e il terrificante. Questi elementi sono messi a confronto e convivono in un immaginario che fluttua tra un metamorfismo kafkiano, la psicomagia di Jodorowsky e la street culture dalle influenze folk-pop.
La sua ricerca ruota intorno ad una dura critica della società contemporanea, di cui lui stesso dice: “Credo abbia molto a che fare col rapporto che c’è tra l’essere umano e la natura, tra l’individuo e la collettività. Una specie di conflitto intrinseco che sta alla base della società. E che sta prendendo una piega piuttosto malata…”.
L’opera di Zucco si dipana in una intima mitologia attraverso illustrazioni di piccolo formato in bianco e nero, a penna e china su carta, e grandi opere con tecnica mista su legno o su tela, immagini coloratissime e di forte impatto. In certi casi le opere di più ampio respiro declinano spesso in installazioni supportate da musica e video.
Zucco nasce a Belluno nel 1981 ed è conosciuto in ambito internazionale grazie alle numerose presenze presso le più importanti fiere d’arte contemporanea con la galleria Perugi; partecipa a svariate [continua nel sito di Bilbolbul]
giovedì 21 gennaio 2010
Bilbolbul 2010: Davide Zucco (Rekal)
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