José Munoz, Humphrey Bogart e Lauren Bacall
Comunicato stampa
la Galleria Tricromia vi invita alla presentazione della mostra" BaCinema "grandi illustratori disegnano BACI apparsi sul grande schermo
SABATO 29 OTTOBRE 2011 ORE
18.30
Tricromia Illustrator's International
ArtGallery
Via di Panico 35 - 00186 Roma
Via di Panico 35 - 00186 Roma
SARANNO PRESENTI GLI ARTISTI PER LE
DEDICHE
Libro "BaCinema" con prefazione di
Vincenzo Mollica e presentazione di Ferruccio Giromini
Gli artisti: ALE+ALE, Pino BORSELLI, Enrique BRECCIA, Stefano CASINI, Mauro CICARÈ, Manuele FIOR, Jean-Claude GÖTTING, Tanino LIBERATORE, Jacques LOUSTAL, Riccardo MANNELLI, Franco MATTICCHIO, Lorenzo MATTOTTI, José MUÑOZ, Giovanni ROBUSTELLI, Marina SAGONA, Filippo SASSòLI, Guido SCARABOTTOLO, Sergio TOPPI, Lele VIANELLO.
IL COLORE DEI BACI
Ferruccio Giromini
Ma come si rappresenta un
bacio? Il bacio è un fatto fisico; e un’esperienza tanto
sensoriale quanto mentale – il bacio va vissuto in prima persona.
Nel bacio bisogna immergersi e sciogliersi senza rete. Il bacio si
vive in proprio, non si consuma quello altrui.
Eppure anche la
rappresentazione del bacio ha una sua storia e una sua geografia,
forse quindi una sua matematica. E forse quindi una sua estetica. E
forse quindi una sua etica. Rappresentarlo, dunque, si può: si è
potuto e ancora si potrà – per baciare, come dire, per procura.
Ma una cosa è
rappresentare il bacio in movimento, 24 fotogrammi al secondo, e
altra cosa è isolarne un frame
unico, trasformarlo in still life.
Non natura morta, magari no, ma momento di vita congelato, magari sì.
Fermo, proprio immobile. L’apice, l’acme, il climax. Quando ogni
bacio diviene il bacio ideale. L’idea platonica del bacio.
Baci diversi, ma tutti
tesi verso l’archetipo. Quando le superfici si fanno tutte morbide,
vellutate, rugiadose, profumate di fiori selvatici. Quando i capelli
del partner all’improvviso sanno di mare e di vento. Quando ci si
imbarazza di aver superato l’imbarazzo. Quando le labbra oppongono
una resistenza cedevole, complice. Quando con la lingua gusti
un’anima. Quando i denti non mordono minacciosi ma mordicchiano
giocosi. Quando l’alito esala sentori leggeri di tartufo. Quando
pure le dita baciano il volto, il collo, il lobo dell’orecchio,
carezzevoli. Quando ci si stringe, senza farsi male. Quando il cuore
batte all’impazzata. Quando ti senti forte e debole allo stesso
tempo. Quando comincia a girarti un po’ la testa. Quando chiudi gli
occhi, e anche se non li chiudi nel frattempo tutto intorno scompare,
come se non esistesse altro che il bacio, lì e ovunque, quando baci.
E allora quando
rappresenti il bacio rivivi tutto questo, le linee si inteneriscono e
si sciolgono ognuna per proprio conto, i colori si sfaldano e
svariano, le forme socchiudono gli occhi e si reinventano, le idee si
smarriscono vorticando in sé stesse. È che le linee, i colori, le
forme, si baciano tra loro.
Franco Matticchio, Monica Vitti e Alain Delon
Giovanni Robustelli, Carmelo Bene e Lydia Mancinelli
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