giovedì 27 ottobre 2011

BaCinema: grandi illustratori disegnano BACI apparsi sul grande schermo

José Munoz, Humphrey Bogart e Lauren Bacall

Comunicato stampa

la Galleria Tricromia vi invita alla presentazione della mostra
" BaCinema "
grandi illustratori disegnano BACI apparsi sul grande schermo
 
 
SABATO 29 OTTOBRE 2011 ORE 18.30
Tricromia Illustrator's International ArtGallery
Via di Panico 35 - 00186 Roma 
 
SARANNO PRESENTI GLI ARTISTI PER LE DEDICHE
Libro "BaCinema" con prefazione di Vincenzo Mollica e presentazione di Ferruccio Giromini
 
Gli artisti: ALE+ALE, Pino BORSELLI, Enrique BRECCIA, Stefano CASINI, Mauro CICARÈManuele FIORJean-Claude GÖTTING, Tanino LIBERATORE, Jacques LOUSTAL, Riccardo MANNELLI, Franco MATTICCHIO, Lorenzo MATTOTTI, José MUÑOZGiovanni ROBUSTELLI, Marina SAGONA, Filippo SASSòLI, Guido SCARABOTTOLO, Sergio TOPPI, Lele VIANELLO.
IL COLORE DEI BACI
Ferruccio Giromini

Ma come si rappresenta un bacio? Il bacio è un fatto fisico; e un’esperienza tanto sensoriale quanto mentale – il bacio va vissuto in prima persona. Nel bacio bisogna immergersi e sciogliersi senza rete. Il bacio si vive in proprio, non si consuma quello altrui.
Eppure anche la rappresentazione del bacio ha una sua storia e una sua geografia, forse quindi una sua matematica. E forse quindi una sua estetica. E forse quindi una sua etica. Rappresentarlo, dunque, si può: si è potuto e ancora si potrà – per baciare, come dire, per procura.
Ma una cosa è rappresentare il bacio in movimento, 24 fotogrammi al secondo, e altra cosa è isolarne un frame unico, trasformarlo in still life. Non natura morta, magari no, ma momento di vita congelato, magari sì. Fermo, proprio immobile. L’apice, l’acme, il climax. Quando ogni bacio diviene il bacio ideale. L’idea platonica del bacio.
Baci diversi, ma tutti tesi verso l’archetipo. Quando le superfici si fanno tutte morbide, vellutate, rugiadose, profumate di fiori selvatici. Quando i capelli del partner all’improvviso sanno di mare e di vento. Quando ci si imbarazza di aver superato l’imbarazzo. Quando le labbra oppongono una resistenza cedevole, complice. Quando con la lingua gusti un’anima. Quando i denti non mordono minacciosi ma mordicchiano giocosi. Quando l’alito esala sentori leggeri di tartufo. Quando pure le dita baciano il volto, il collo, il lobo dell’orecchio, carezzevoli. Quando ci si stringe, senza farsi male. Quando il cuore batte all’impazzata. Quando ti senti forte e debole allo stesso tempo. Quando comincia a girarti un po’ la testa. Quando chiudi gli occhi, e anche se non li chiudi nel frattempo tutto intorno scompare, come se non esistesse altro che il bacio, lì e ovunque, quando baci.
E allora quando rappresenti il bacio rivivi tutto questo, le linee si inteneriscono e si sciolgono ognuna per proprio conto, i colori si sfaldano e svariano, le forme socchiudono gli occhi e si reinventano, le idee si smarriscono vorticando in sé stesse. È che le linee, i colori, le forme, si baciano tra loro.

Franco Matticchio, Monica Vitti e Alain Delon

Giovanni Robustelli, Carmelo Bene e Lydia Mancinelli

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